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Data: 31/01/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

A14: il Cerrano riapre ai Tir, con limiti Il gip di Avellino accoglie parzialmente la domanda di Aspi: si circola a velocità ridotta, a una sola corsia, e senza sorpassare

PESCARA Dalle 19 di ieri sera sul viadotto del Cerrano, al chilometro 356 dell'A14, sono tornati a circolare i mezzi pesanti con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, ma a precise condizioni. Lo ha deciso il gip di Avellino, Fabrizio Ciccone, che ha accolto in parte l'istanza presentata da Autostrade per l'Italia per la rimozione dei divieti sul tratto autostradale abruzzese, "sorvegliato speciale" da parte della procura campana nell'ambito dell'inchiesta-bis sulla strage di Acqualonga. Era il 28 luglio del 2013 quando un pullman precipitò da un viadotto. Morirono 40 persone. A dare notizia della revoca parziale del provvedimento è stata Autostrade per l'Italia in un comunicato. Restano, però, i limiti. Per una tragica fatalità proprio ieri sulla A14 (prima dell'uscita di Città Sant'Angelo), si è verificato un incidente mortale tra un'auto e un Tir incolonnato (vedi le cronache). La vittima è un 57enne di Giulianova.«Permangono le limitazioni», si legge nella nota di Aspi, «già presenti prima del provvedimento: il divieto di circolazione sulla corsia di marcia, l'interdistanza minima di 100 metri tra i veicoli in transito, limite di velocità di 60 chilometri orari per i veicoli leggeri e di 40 chilometri orari per i veicoli pesanti, il divieto di sorpasso». E ancora, divieto di transito per i trasporti eccezionali e per quelli adibiti al trasporto di merci pericolose (Adr). A vigilare sul rispetto delle limitazioni ci sono pattuglie della Polizia stradale. La Direzione di Tronco di Pescara di Autostrade per l'Italia ultimerà nei prossimi giorni l'installazione della segnaletica relativa al divieto di transito delle merci pericolose.«La notizia della riapertura ci lascia soddisfatti, ma solo parzialmente. Il divieto di transito che permane nei confronti dei trasporti eccezionali e dei trasporti di merci pericolose continuerà comunque a gravare sulla Statale 16», ha commentato il presidente della Regione, Marco Marsilio, «causando disagi per i cittadini dei territori attraversati. Nei prossimi giorni monitoreremo il tratto per quantificare il volume di traffico che insisterà sulla viabilità ordinaria. In ogni caso, adesso», aggiunge, «passata la fase acuta dell'emergenza, chiederò al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti un tavolo per affrontare seriamente la questione relativa al corridoio Adriatico, a cominciare dal destino dell'autostrada e della Statale 16 senza trascurare la viabilità ferroviaria».Anche per la deputata del Pd, Stefania Pezzopane, «l'accoglimento, seppur parziale, dell'istanza di dissequestro del viadotto Cerrano della A14 è un'ottima notizia. È un importante risultato», afferma, «perché da più di due mesi quel tratto autostradale attanagliava il nostro Abruzzo con problemi, creando caos sulla Statale 16. Mi sono impegnata in questi mesi, con interrogazioni, interventi in aula, incontri con amministratori e cittadini. Ormai eravamo allo stremo della resistenza. Ringrazio tutti gli operatori del settore che hanno saputo affrontare pur con tante difficoltà ed intralci la situazione di disagio e la ministra delle Infrastrutture De Micheli». Moderato ottimismo anche per gli autotrasportatori, come dice il presidente di Fita cna Abruzzo, Gianluca Carota. «In attesa di conoscere con precisione tutte le prescrizioni che verranno adottate, come ad esempio il divieto di transito per i mezzi con carichi pericolosi che rappresentano circa il 15% di tutti i trasporti effettuati con i camion, o le distanze e i limiti di velocità non possiamo che esprimere un moderato ottimismo per il passo in avanti verso il tanto atteso ritorno alla normalità. Attendiamo ora gli interventi strutturali necessari per una definitiva e totale riapertura». Sul viadotto del Cerrano, dicono la deputata M5S Valentina Corneli, e la consigliera comunale di Silvi, Simona Astolfi, «non abbassiamo la guardia. Accogliamo con sollievo la parziale riapertura, tuttavia il vero problema non è ancora risolto. È necessario individuare soluzioni che ripristinino definitivamente il regolare transito autostradale che non siano delle cure palliative».


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