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Data: 08/01/2020
Testata Giornalistica: ABRUZZOWEB
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A14: caos in Abruzzo, «risposte rapide», Marsilio scrive a ministro De Micheli. Presidente regione chiede intervento urgente: «rimborso non lenisce disagi e danni»; tir deviati su statale 16, sindaci esasperati chiedono monitoraggio qualità dell'aria

PESCARA - Una coda di 9 chilometri in un tratto dell'A14 che ne misura circa 10, e contemporaneamente veicoli a passo d'uomo sulla statale 16 lungo il percorso obbligato per i mezzi pesanti costretti a lasciare l'autostrada per il restringimento di carreggiata dovuto al sequestro dei viadotti disposto dal Gip del Tribunale di Avellino.

E' la situazione che si ripropone oggi in Abruzzo, in direzione nord, dopo il caos creatosi prima di Natale in direzione sud, quando per andare da Ancona a Pescara c'è chi ha impiegato oltre 7 ore.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha inviato una lettera al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, all’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi e per conoscenza alla Procura di Avellino, per denunciare la grave situazione della viabilità lungo la tratta adriatica.

"La ripresa delle normali attività lavorative ha moltiplicato i passaggi e i relativi disagi – ha scritto il presidente Marsilio - In particolare, il divieto di transito rivolto ai mezzi pesanti nella tratta Pescara Nord - Atri Pineto, sulla autostrada A14, sta congestionando la Strada Statale 16 (unica alternativa percorribile), con punte di oltre 2000 Tir al giorno. Le conseguenze per la sicurezza, la vivibilità e la stessa salute dei cittadini sono facili da immaginare".

Il presidente Marsilio ha messo in evidenza che “è da prima di Natale che questa Regione e le amministrazioni comunali interessate attendono con pazienza e senso di responsabilità istituzionale che chi dovere adotti tempestivamente e urgentemente ogni provvedimento utile per risolvere il problema, o comunque alleviare la situazione".

"Il parziale e farraginoso 'ristoro' dei pedaggi finora previsti in tal senso, non lenisce minimamente il disagio e danni subiti".

Da qui il sollecito ad agire con urgenza per dare risposte alle comunità locali e alle aziende del territorio.

Nel tratto dell'A14 tra il bivio per l'A25 e Pescara Nord si è raggiunto il picco di 9 km di coda intorno alle 15.20: i mezzi pesanti, a causa del sequestro del viadotto Cerrano, devono uscire a Città Sant'Angelo-Pescara Nord e andare sulla Ss16 Adriatica attraversando i centri abitati di Città Sant'Angelo (Pescara), Silvi e Pineto (Teramo).

Ma i sindaci non ci stanno e vogliono il monitoraggio della qualità dell'aria: a mali estremi vieteranno il transito ai mezzi pesanti. "E vedremo cosa succederà" dicono.

Sono oltre 1800 i tir e bus che transitano normalmente sull'A14 fra Atri-Pineto e Pescara Nord, caselli distanti circa 15 km, attualmente interdetto ai mezzi pesanti che si riversano quindi nella corrispondente area della statale 16, con inevitabili disagi nei quasi 8 km che attraversano il territorio di Silvi, interamente urbanizzato.

Con il risultato che da Pescara a Silvi, circa 15 km, occorre quasi un'ora.

"Il traffico è tornato ai livelli consueti, lunghe file di auto e camion - dice il sindaco Andrea Scordella - Aspettiamo i prossimi tre giorni: domani il Tribunale del Riesame si pronuncerà su 3 istanze di dissequestro del cavalcavia del Cerrano presentate da Autostrade; tra il 9 e il 10 ci sarà un vertice fra Autostrade e il Mit, per il 10 abbiamo chiesto un tavolo alla Regione Abruzzo con Autostrade, i Comuni attraversati dall'A14, Asl e Arta".

Per il sindaco di Silvi occorre considerare le ricadute sulla salute dei cittadini in tema di qualità dell'aria e rumore; alcuni consiglieri suggeriscono di deviare i tir su A24 e A25.

E si già mosso Matteo Perazzetti, sindaco di Città Sant'Angelo (Pescara) che confina a nord con Silvi: ha chiesto all'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) le centraline per monitorare la qualità dell'aria e l'inquinamento rumoroso in località Marina, sulla Ss 16.


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