Data: 19/03/2022
LA CARENZA DI PERSONALE E IL CASO "CONCORSI" IN TUA APPRODANO IN COMMISSIONE DI VIGILANZA. AUDITI DAI CONSIGLIERI REGIONALI LE ORGANIZZAZONI SINDACALI E IL DIRETTORE GENERALE DELL'AZIENDA Paolucci: “Questo stallo può diventare un’occasione di ripartenza, se la Regione e l’Azienda decideranno di procedere intanto riconoscendo la verità: La sterilizzazione del contratto di secondo livello (per 36 mesi) era ed è legata esclusivamente ai contratti di apprendistato derivanti dai contratti di espansione” ASCOLTA GLI INTERVENTI DEL DIRETTORE GENERALE DI PASQUALE E DEI CONSIGLIERI TAGLIERI E PAOLUCCI
Giovedì 17 marzo, la Commissione di Vigilanza del Consiglio Regionale d'Abruzzo è stata convocata presso la sala “S. Spagnoli”, in presenza e da remoto per affrontare la problematica sollevata dalle Organizzazioni Sindacali concernente sia la carenza di organico nella società regionale di trasporto pubblico TUA che le anomalie emerse nei bandi di selezione pubblica attivate dall'impresa. In qualità di relatori sull'argomento all'ordine si sono avvicendati sia il Presidente della stessa Commissione Pietro Smargiassi che il Consigliere Silvio Paolucci prima di audire i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali regionali Franco Rolandi (Filt Cgil), Andrea Mascitti (Fit Cisl), Vincenzo Marcotullio (Uiltrasporti) e Luciano Lizzi (Faisa Cisal) e il Direttore Generale di TUA Spa Maxmilian Di Pasquale. Le Organizzazioni Sindacali a supporto del loro intervento e per favorire la corretta comprensione della vicenda da parte dei Commissari, hanno prodotto un promemoria di quattro pagine corredato da una corposa documentazione di seguito riportata. Il 15 gennaio 2015, il Consiglio di Amministrazione di Arpa Spa presieduto dal Prof. Luciano D’Amico e a pochi giorni di distanza dall’avvio del processo di fusione per incorporazione delle società di trasporto pubblico GTM di Pescara e FAS di Lanciano (e in conseguenza del quale il 7 giugno dello stesso anno nacque la società unica di trasporti TUA Spa) deliberò l’indizione di una selezione pubblica (ALL. 1) per la formazione di graduatorie valide fino al 31 dicembre 2019, dalle quali attingere per l’assunzione di conducenti di autobus part-time con contratto a tempo indeterminato. Questo bando pubblico che chiaramente venne utilizzato dalla nascente società regionale di trasporti per assicurare il regolare turn over dei dipendenti, ha rappresentato sino al mese scorso la sola ed unica procedura che ha consentito l’immissione di personale con contratto a tempo indeterminato, attingendo peraltro da una graduatoria che, aldilà della naturale scadenza (31 dicembre 2019), esaurì in realtà la propria funzione già nel primo semestre del 2018 allorché furono assunti gli ultimi candidati risultati idonei dalla selezione pubblica. Successivamente a questo periodo infatti e, in coincidenza con la presidenza affidata al dott. Gianfranco Giuliante avvenuta nel mese di Aprile del 2019, si è assistito ad una progressiva riduzione delle unità lavorative presenti in azienda corredata da un contestuale abnorme ricorso a forme di lavoro instabile e precario attingendo e ricorrendo principalmente ad agenzie interinali. Basti pensare che in questo stesso arco temporale, il combinato disposto derivante dalla mancata sostituzione del personale collocato in quiescenza e dalla dismissione di alcuni servizi di trasporto affidati in sub affidamento ad imprese esterne, ha ridotto la forza lavoro di oltre 300 unità delle quali ben 107 hanno interessato il solo anno 2021, facendo lievitare a 22.702 giornate il ricorso a prestazioni di lavoro attraverso le agenzie interinali. Il fenomeno ha generato un dumping salariale senza precedenti anche in relazione alla arbitraria decisione aziendale di non assicurare ai lavoratori somministrati, i diritti contrattualmente previsti a cominciare dall’applicazione del Contratto Collettivo Aziendale sottoscritto nel 2015 in coincidenza con la nascita della società regionale dei trasporti. Questa grave violazione aziendale, unitamente ad ulteriori situazioni lavorative di dubbia regolarità imposte al personale interinale, è stata peraltro oggetto di una esplicita e recente denuncia che le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno indirizzato al competente Ispettorato Territoriale del lavoro (ALL. 2). La cronica e strutturale carenza di forza lavoro acuita dall’emergenza pandemica, oltre a provocare soppressioni di corse (sia per il trasporto su gomma che su ferro) e in generale disservizi all'utenza, ha determinato violazioni contrattuali anche per il personale assunto in pianta stabile al punto da indurre le scriventi OO.SS. a sollecitare e condividere accordi preliminari per la sottoscrizione di un contratto di espansione (di seguito CdE) di cui all'art. 41, DLgs.148_2015, introdotto dal Governo al fine di favorire processi di reindustrializzazione e di riorganizzazione aziendale consentendo alle stesse imprese di accelerare il ricambio generazionale delle risorse umane, nonché un aggiornamento delle competenze sia attraverso l’acquisizione di nuove risorse, sia con dei piani di formazione per i lavoratori già in organico. L'accordo di che trattasi (CdE) è stato perfezionato e stipulato in sede governativa ovvero con la partecipazione del Ministero del Lavoro e delle politiche sociale in data 12 agosto 2021 (ALL. 3), condividendo con l’impresa di trasporti regionale e, nello spirito di quanto previsto dalla disposizione legislativa, un piano di riorganizzazione aziendale che, a fronte di un programma di uscite anticipate sulla base di quanto previsto dal comma 5 bis del citato Decreto Legislativo, prevedesse programmate assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante part-time, di lavoratori aventi profili professionali in linea con il piano di organizzazione. L'azienda, nello specifico, si è impegnata a "formulare apposito bando per l'assunzione di lavoratori con contratto di apprendistato professionalizzante part time e/o full time dando preferenza all'assunzione diretta dei full time sui part time", concordando altresì con le parti sociali che unicamente rispetto a tali assunzioni con contratto di apprendistato professionalizzante e per la durata di anni 3, si sarebbe proceduto con una sterilizzazione nell'applicazione delle norme del contratto di secondo livello che, pertanto, sarebbero stati disciplinati dalla sola normativa legislativa e da quella prevista dal CCNL di riferimento. Una decisione che oltre a costituire il presupposto del CdE siglato con il Ministero del Lavoro lo scorso 12 agosto, ha costituito l’occasione per la stessa Giunta Regionale e per il Presidente Marsilio di annunciare (ALL. 4) un piano di assunzioni per 127 nuovi posti di lavoro, distribuito in un arco temporale di 14 mesi. Nella conferenza stampa tenutasi il 19 ottobre 2021 congiuntamente al Presidente di Tua Giuliante, vennero snocciolati nel dettaglio le nuove opportunità di lavoro riservate ai giovani apprendisti entro i 36 anni (limite di età che si rivelerà peraltro errato essendo gli apprendisti assumibili entro i 29 anni e non entro i 36), definendo l’operazione “un’iniezione di fiducia in un momento delicato (…) Concorsi che puntano al superamento del precariato così come sta avvenendo nella sanità abruzzese”. Nello specifico venne ribadito quanto riportato nel CdE siglato con il Ministero del Lavoro ovvero per quanto attiene il personale addetto alla guida: assunzioni di 50 operatori di esercizio con contratto di apprendistato per l’anno 2022 e altrettanti 50 operatori di esercizio sempre con contratto di apprendistato previsti per l’anno 2023. Tuttavia, la peculiarità del contratto di apprendistato professionalizzante, regolamentato espressamente dal Contratto Nazionale di lavoro degli autoferrotranvieri siglato il 28 novembre 2015 (ALL. 5), ha indotto le sigle sindacali a rappresentare all’impresa i limiti e le conseguenze che gli stringenti requisiti previsti da tale tipologia contrattuale avrebbero potuto determinare nella scelta e nell’individuazione dei futuri nuovi assunti. Infatti, oltre ai già rammentati limiti di età (max 29 anni), vi è un ulteriore elemento che escluderebbe la partecipazione di qualsivoglia aspirante alla selezione pubblica. Infatti, questa tipologia contrattuale prevede un percorso formativo dell’apprendista finalizzato all’acquisizione delle competenze professionali adeguate al ruolo e alle mansioni per cui è stato assunto in un determinato settore e non a caso, a fronte della prestazione di lavoro, il dipendente riceverà una retribuzione ridotta commisurata all’esperienza acquisita in qualità apprendista. Ciò comporta, in definitiva, l’incompatibilità (e quindi l’impossibilità ad accedere ad una prova selettiva) per gli aspiranti lavoratori che a prescindere dall’età, abbiano già svolto la stessa mansione (nel caso specifico di autista di autobus) con qualsiasi tipologia contrattuale e per qualsiasi azienda nella quale si applica il CCNL Autoferrotranvieri. Per tali motivi e nel giorno immediatamente successivo alle dichiarazioni rese in conferenza stampa dal Presidente della Regione Marsilio e della Tua Giuliante, le Organizzazioni Sindacali firmatarie del CdE, hanno chiesto un incontro urgente alla società di trasporti (ALL. 6) facendo esplicito riferimento alle limitazioni imposte dal Contratto di apprendistato professionalizzante e alla necessità, per molteplici ragioni, di trovare possibili soluzioni alternative al fine di consentire anche a persone che abbiano superato i limiti di età ovvero che abbiano già acquisito esperienza lavorativa nel settore di non avere preclusa la possibilità di formulare domanda di partecipazione alle eventuali procedure di selezione pubblica. In data 19 gennaio 2022 e a distanza rispettivamente di 5 mesi dalla sottoscrizione del CdE e di tre mesi dalla conferenza stampa congiunta Marsilio/Giuliante, le OO.SS. facendo proprio riferimento agli accordi sottoscritti in sede ministeriale e alle dichiarazioni pubbliche rese dall’azienda e dall’azionista unico, hanno inoltrato una lettera aperta indirizzata unicamente al Presidente della Regione (ALL. 7), rammentando gli impegni disattesi e sottolineando il forte ricorso al precariato che sta caratterizzando l’azienda regionale di trasporto pubblico e che rappresenta l’esatto opposto del concetto di “lavoro stabile e di lotta al precariato” auspicato dallo stesso Presidente Marsilio. Alla lettera aperta del 19 gennaio 2022 e prendendo atto del silenzio del Governatore, le Organizzazioni Sindacali hanno alzato nuovamente l’attenzione sulla vicenda, pubblicando il 5 febbraio 2022 (ALL. 8) un comunicato stampa con il quale è stato posto in risalto il rischio che avrebbero corso centinaia di conducenti trentenni tra cui 200 lavoratori interinali utilizzati dalla stessa TUA durante l’emergenza pandemica di vedersi precludere la possibilità di poter partecipare al concorso pubblico. Il comunicato stampa cui ha fatto seguito una successiva conferenza stampa indetta dalle Organizzazioni Sindacali, ha scatenato una reazione furiosa e al tempo stesso sprezzante nei confronti dei sindacati da parte del Presidente di Tua Giuliante il quale ha dapprima pubblicato in data 31 gennaio 2022 un primo bando di selezione pubblica (ALL. 9) , così come espressamente previsto dal CdE, finalizzato all’assunzione di lavoratori con Contratto di Apprendistato Professionalizzante per poi annunciare sarcasticamente la pubblicazione di un ulteriore e nuovo bando che sarebbe dovuto uscire il 14 febbraio 2022 - giorno di San Valentino – ed aperto anche ai lavoratori interinali aggiungendo sarcasticamente e con un post scriptum nel comunicato stampa del 10 febbraio 2022 (ALL. 10) che “la scelta del 14 febbraio è un atto d’amore per chi aspira ad una assunzione a tempo indeterminato lasciando la precarietà”. “Atto d’insano amore” concretizzatosi con la pubblicazione il 1° marzo u.s. di un bando aperto a tutti gli aspiranti (ALL. 10 bis), senza limitazioni di età, ma con la grave violazione di sterilizzazione del salario aziendale che le scriventi non hanno mai autorizzato né avallato in nessun accordo sottoscritto tra le parti. La società si è basata su una frase decontestualizzata dai documenti e riferita esclusivamente all’apprendistato previsto nel contratto di espansione. A questa “provocazione” ennesima le OO.SS. non hanno potuto che aprire la prima fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione previste dalla legge 146/90 con documento datato 11 febbraio 2022 (ALL.11) cui è seguito un primo incontro di raffreddamento con esito negativo in sede aziendale e successivamente il secondo tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Chieti in data 28 febbraio 2022 anche questo con esito NEGATIVO. Ai due tentativi di conciliazione, entrambi falliti per intransigenza della posizione aziendale, è scaturita la proclamazione della prima azione di sciopero di 4 ore per il prossimo 25 marzo 2022. Da notare che durante la fase di “raffreddamento”, nella quale la normativa (Legge 146/90) vieta espressamente ogni azione unilaterale sulle ragioni delle vertenze, la TUA spa ha ritenuto ottenere l’approvazione da parte della Giunta Regionale (cfr. Delibera GR 88 del 22.03.2022) (ALL.12) del Piano Programma TUA 2022-2024 all’interno del quale ha ritenuto inserire a pagina 46 (ALL.13) che “le assunzioni di nuovo personale avvenissero con il solo riconoscimento delle previsioni del CCNL e senza quindi il secondo livello di contrattazione riconosciuto in azienda per un triennio”. Stranamente invece il Bando per l’assunzione di Macchinisti di cui all’Ordine di Servizio 88/2022 del 01.03.2022 prevede il riconoscimento integrale sia del CCNL che del secondo livello di contrattazione riconosciuto in azienda. (ALL.14). Da questo “schizofrenico” comportamento aziendale, irrispettoso anche delle determinazioni che essa stessa ha proposto alla approvazione della Giunta Regionale, si determina quindi che TUA spa intende porre in essere una penalizzazione della sola categoria degli Operatori di Esercizio (autisti). Proprio quella a cui si impegna quotidianamente a porre in essere le peggiori condizioni di lavoro e la minore retribuzione possibile. Ci spiace ma non consentiremo si prosegua con questo indirizzo di gestione e porremo in essere tutte le iniziative a nostra disposizione per contrastare questo modo innaturale di gestire un’azienda regionale di servizi. |
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