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Data: 15/07/2020

DA LUGLIO PIU’ SOLDI IN BUSTA PAGA FINO A 100 EURO IN PIÙ AL MESE. A PARTIRE DAL 1 ° LUGLIO 2020 DIVENTANO OPERATIVE LE NORME SULLA RIDUZIONE DELLE TASSE A FAVORE DEI DIPENDENTI

DA LUGLIO PIU’ SOLDI IN BUSTA PAGA FINO A 100 EURO IN PIÙ AL MESE. A PARTIRE DAL 1 ° LUGLIO 2020 DIVENTANO OPERATIVE LE NORME SULLA RIDUZIONE DELLE TASSE A FAVORE DEI DIPENDENTI

Attenzione: nel caso si percepissero altri redditi oltre lo stipendio, è opportuno chiedere alla propria azienda di non applicare in automatico il trattamento integrativo ed eventualmente attendere il relativo conguaglio attraverso la dichiarazione dei redditi. PRELEVA IL VOLANTINO PREDISPOSTO DALLA CGIL ABRUZZOMOLISE E CALCOLA IL TUO TRATTAMENTO INTEGRATIVO


A partire dal1° luglio 2020 sono diventate operative  le norme del decreto-legge 5 febbraio 2020, n. 3 convertito in legge dall’articolo 1 comma 1 della  legge 2 aprile 2020 n. 21 che introducono misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente. 

Il decreto, in attuazione della legge di bilancio per il 2020 (articolo 1 comma 7 della legge 27 dicembre 2019, n. 160) che ha stanziato 3 miliardi di euro per il 2020 per la riduzione del cuneo fiscale sugli stipendi dei lavoratori dipendenti, interviene per rideterminare l’importo ed estendere la platea dei percettori dell’attuale “bonus Irpef”.

Le norme introducono

  • a partire da luglio 2020 e nelle more di una revisione degli strumenti di sostegno al reddito, una somma a titolo di trattamento integrativo, che non concorre alla formazione del reddito, per i percettori di redditi di lavoro dipendente fino a 28 mila euro l’anno
  • per il periodo luglio – dicembre 2020, in vista di una revisione strutturale del sistema delle detrazioni fiscali, una ulteriore detrazione per i percettori di redditi di lavoro dipendente sopra i 28 mila euro e fino a 40 mila l’anno.

Somma a titolo di trattamento integrativo

A tutti coloro che percepiscono redditi fino a 28 mila euro all’anno è riconosciuta una somma pari a 600 euro per il periodo luglio – dicembre 2020 e di 1.200 euro a decorrere dal 2021 che non concorre alla formazione del reddito.
Contestualmente sono abrogate le norme sul cosiddetto “bonus 80 euro”.

Reddito annuo Trattamento integrativo luglio-dicembre 2020
Tra 8.175 e 24.600 euro lordi annui
  • Assegnazione del trattamento integrativo di 600 euro. 
  • Cancellazione del “bonus 80 euro” che sarebbe stato pari a 480 euro.
  • L’incremento è pari a 120 euro (20 euro al mese).
Tra 24.601 e 26.600 euro lordi annui
  • Assegnazione del trattamento integrativo di 600 euro. 
  • Cancellazione quota parte del “bonus 80 euro” che era pari a
    480*(26.600 – reddito complessivo).
                               2.000

Esempio 
chi guadagna 26.000 euro all’anno, in base alla normativa precedente avrebbe ricevuto un bonus, rapportato al periodo luglio dicembre, pari a 144 euro (24 euro al mese). Con la riduzione del cuneo fiscale ne riceverà 600 con un incremento di 456 euro (+76 euro al mese).

Tra 26.601 euro e 28.000 euro lordi annui
  • Trattamento integrativo di 600 euro (100 euro al mese). 
  • Non beneficiavano del cosiddetto “bonus 80 euro”.

A tutti coloro che percepiscono redditi oltre i 28 mila e fino i 40 mila euro all’anno è riconosciuta per il periodo luglio – dicembre 2020 una ulteriore detrazione secondo le seguenti modalità.

Reddito annuo Ulteriore detrazione fiscale per redditi di lavoro dipendente luglio – dicembre 2020
Tra 28.001 e 35.000 euro lordi annui

480 euro a cui si aggiunge l’importo corrispondente a
120*(35.000 - reddito complessivo).
                       7.000

Esempio
chi guadagna 33.000 euro lordi annui riceverà una ulteriore detrazione pari a 514 euro (85,71 euro al mese).

Tra 35.001 e 40.000 euro lordi annui

480 euro*(40.000 - reddito complessivo).
                                5.000

Esempio 
chi guadagna 38.000 euro lordi annui riceverà una ulteriore detrazione pari a 192 euro (32 euro al mese).

Oltre 40.000 euro Nessuna ulteriore detrazione.

La detrazione è determinata in funzione del numero dei giorni di lavoro nel secondo semestre del 2020.
Nel caso in cui sede di conguaglio si verifichi che tale detrazione non spetti, i sostituti di imposta provvedono al recupero dell’importo. Il recupero è effettuato in 8 rate (invece che 4) di pari ammontare qualora lo stesso ecceda 60 euro.

Come sottolineato dalla CGIL, si tratta di un importante segnale, una risposta per le lavoratrici e i lavoratori che, in una fase difficilissima per tutto il Paese, vedranno meglio tutelato il loro reddito.

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