Con la riapertura di molte attività produttive, centinaia di lavoratori si sposteranno da casa al lavoro. Il pressing per garantire la sicurezza su bus e treni. La prima richiesta dei sindacati - inoltrata alla Regione durante un incontro in videoconferenza - riguarda la sanificazione giornaliera dei mezzi pubblici. La seconda l'utilizzo delle mascherine. L'auspicio è che vengano rese obbligatorie (per Decreto) per tutti i viaggiatori e ovviamente anche per i lavoratori a partire dagli autisti. Ma la richiesta più urgente - e probabilmente anche quella più difficile da applicare - riguarda il distanziamento sociale che non deve essere lasciato al "libero arbitrio" delle imprese di trasporto. "Per essere espliciti", dicono a una voce Filt-Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl, "su un autobus extraurbano da 53/55 posti non potranno viaggiare più di 15/17 utenti a meno che non si intervenga con modifiche strutturali sui mezzi, togliendo letteralmente la fila centrale dei sedili". Un'ulteriore forma di sicurezza sarebbe garantita dalla bigliettazione elettronica per sostituire la vendita a bordo dei titoli di viaggio