Data: 22/02/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Viale Marconi, un'altra grana: due rondò non saranno aperti. Niente più transito degli autobus all'interno delle rotatorie speciali in piazza Unione e via Pepe Secondo la Tua e l'amministrazione Masci, sulla carreggiata c'è abbastanza spazio per le manovr
PESCARA Sono inutili due rotatorie di viale Marconi e non saranno aperte al transito dei bus. È quanto emerge dagli ultimi sopralluoghi della Tua e del Comune in piazza Unione e via Pepe. Sono proprio queste le rotatorie che, adesso, potrebbero essere richiuse: ufficialmente, così ha detto il sindaco Carlo Masci, il motivo sarebbe legato all'ampiezza della carreggiata. Per piazza Unione, ha spiegato Masci, «essendo molto ampia, abbiamo ragionato con la Tua e deciso che la situazione non cambia di molto aprendo la rotatoria, quindi lì lasceremo chiuso il passaggio al centro e penso che quello spazio verrà richiuso». Stessa decisione potrebbe essere presa per l'incrocio con via Pepe. Le due rotatorie sono entrambe prive di semafori intelligenti e, nelle scorse settimane, un documento interno all'amministrazione aveva rivelato che i fondi a disposizione per installare altri impianti erano ormai finiti: «Alla data odierna», così recita l'atto firmato dal dirigente Fabrizio Trisi, «non sono previste ulteriori installazioni semaforiche (per motivi strettamente economici)».Gli ultimi sviluppi di viale Marconi saranno al centro della commissione Lavori pubblici, guidata dal consigliere della Lega Massimo Pastore, in programma venerdì alle ore 11 in municipio: dopo la prima seduta con l'intervento dell'assessore Luigi Albore Mascia, del dirigente Trisi e del responsabile del procedimento Massimo Cantagallo, tra due giorni è in programma un'altra riunione. E si annuncia una resa dei conti: a parlare saranno il Pd e il M5S che, nell'ultima riunione non erano riusciti a prendere la parola. «I lavori di viale Marconi sono partiti ufficialmente il 4 agosto 2020: dopo 931 giorni, la giunta Masci ha il coraggio di annunciare nuove modifiche, come l'esclusione della rotonda di piazza Unione, appositamente progettata e "tagliata", per il passaggio dei bus. Ormai», afferma il capogruppo Pd Piero Giampietro, «la gestione di questa vicenda ha superato ogni senso del ridicolo, sta tenendo in ostaggio una intera città e sta divorando ogni risorsa disponibile nelle casse comunali a scapito della manutenzione delle strade mai messe così male. Il prezzo di questa gestione scellerata e capricciosa lo stanno pagando tutti: automobilisti, ciclisti, pedoni, utenti e autisti del trasporto pubblico. Viene anche da chiedersi come sia stato possibile annunciare l'avvio del collaudo se a conti fatti non c'è un'idea di come chiudere questo cantiere infinito. E fra i pescaresi cresce la frustrazione di fronte a una giunta Masci che si dice soddisfatta del lavoro fin qui svolto, quando la strada è ormai desertificata ad eccezione delle code che si creano ogni volta che un semaforo "intelligente" si accende. La giunta Masci», conclude Giampietro, «ha il dovere di chiudere questo cantiere e smetterla di cambiare idea ogni giorno».Viale Marconi è un caso politico e il perché si capisce dalle parole di Albore Mascia nella scorsa seduta: «La paternità dell'opera è di questa amministrazione ma non si può ignorare quello che è successo prima: l'ex amministrazione Alessandrini ha approvato il progetto a 48 ore dalle elezioni del 2019. Quel progetto prevedeva tre corsie con 7 incroci semaforizzati, la soppressione dei posti auto lato ovest e la redistribuzione dei parcheggi sul lato est, un percorso ciclabile minimo e le isole salvagente quasi come quelle di oggi. Quindi, quel progetto», aveva detto l'assessore, «non è arrivato da Marte: lo abbiamo trovato e poi revisionato per migliorarlo perché i tecnici ci hanno detto che i tempi di percorrenza, dallo stadio Adriatico a piazza Unione, si sarebbero allungati».Durante la commissione Garanzia di lunedì scorso, ascoltato il collaudatore, Pietro Grosso: l'ingegnere ha avviato adesso il suo incarico che dovrà essere portato a termine entro la fine di giugno.
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