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Data: 17/12/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

«Viale Marconi, tante anomalie» Il caso finisce all'Anticorruzione I consiglieri comunali e regionali del centrosinistra portano le carte dei lavori all'attenzione dell'Anac

Tra i punti contestati, il ritardo dell'opera, le rotatorie degli autobus ancora chiuse e i costi maggiorati


PESCARALe carte relative ai lavori di viale Marconi finiranno all'attenzione dell'Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione. A portarcele sarà il centrosinistra in Regione e in Comune. La decisione scaturisce dalle risposte «degne di uno slalomista di razza quale Alberto Tomba», spiega il consigliere regionale Antonio Blasioli, fornite dall'amministrazione Masci il 7 dicembre a un mese esatto dall'interrogazione presentata il 7 novembre dai consiglieri comunali Stefania Catalano, Giovanni Di Iacovo, Mirko Frattarelli, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Marinella Sclocco.«Molte domande sono state eluse, per altre sono state addotte giustificazioni più assurde delle anomalie che avrebbero dovuto spiegare», affermano. Il primo punto messo in evidenza riguarda il termine dei lavori. Secondo la risposta fornita dall'amministrazione Masci, le opere sarebbero terminate il 6 dicembre scorso. «Per quale motivo, allora, le rotatorie tagliate al centro non sono state aperte al transito dei mezzi pubblici provenienti dallo stadio e l'ordinanza finalizzata a regolarizzare la rimodulazione dell'arteria non è stata ancora emanata?», domandano i consiglieri.«L'opera doveva essere conclusa in 189 giorni e invece ne sono passati 852. Inoltre 4 incroci, tra via Spaventa e via Pepe, continuano ad essere sprovvisti degli impianti semaforici». Sotto la lente di ingrandimento dell'opposizione anche il costo dell'opera. La maggioranza parla di 356 mila euro di più del preventivato. «La giunta però omette», polemizzano gli esponenti di centrosinistra, «200 mila euro dell'appalto per realizzare tre semafori; 40 mila per il rifacimento del tappetino d'usura, rialzo dei chiusini e altre lavorazioni e non si fa riferimento ai 200 mila euro che serviranno per i semafori mancanti».Spese che porterebbero l'ammontare complessivo da 970 mila euro a 1 milione 750 mila euro «oltre il 70 per cento in più». Le altre risposte che non convincono il Pd riguardano gli affidamenti diretti alle ditte e alcuni lavori eseguiti prima dell'affidamento, definiti propedeutici dall'amministrazione. «Basta confrontare foto scattate due mesi prima dell'affidamento di alcune opere sul verde eseguite a giugno, ma assegnate ad agosto», dicono, «con lo stato attuale per accorgersi come a quei "lavori propedeutici" non siano seguiti ulteriori interventi. E oltretutto, anche prendendo per buone le affermazioni del sindaco, com'è possibile che la ditta, ben due mesi prima della determina, già fosse a conoscenza che sarebbe risultata destinataria dell'affidamento?». E ancora, sul tavolo, le mancate contestazioni alle imprese, nonostante la dilatazione dei tempi di lavorazione, perché questa «non ha comportato l'inutilizzabilità dell'opera», secondo la risposta data dal Comune. «Affermazione che si scontra con la realtà che tutti noi vediamo, in quanto le rotatorie tagliate che dovrebbero facilitare il transito dei mezzi pubblici sono ancora transennate», dichiarano dal centrosinistra. In ultimo, i consiglieri ampliano il discorso sui lavori pubblici anche in altre zone della città. «Anche a questo interrogativo Masci preferisce non rispondere, nonostante sia ormai sotto gli occhi di tutti la lunga sequela di anomalie che ha contraddistinto anche gli interventi su viale della Pineta e lungomare nord e sud. Il sindaco e la sua amministrazione non ravvisano nulla di irregolare. Il tempo stabilirà chi aveva ragione».


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