Data: 19/02/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Viale Marconi, l'apertura ai cambiamenti scatena lo scontro politico. Il capogruppo azzurro Renzetti: «Abbiamo ereditato il progetto, ora possibili modifiche»
LA STRADA SENZA PACE
Forza Italia che si smarca, rivendicando anche rispetto agli alleati, la svolta del dialogo e l'apertura ai cambiamenti; Carlo Costantini che mantiene salda la presa sull'argomento, con l'evidente intenzione di farne argomento forte del suo programma rimarcando tutte le responsabilità dell'amministrazione uscente. Viale Marconi entra ufficialmente nella campagna elettorale per il Comune, con il fuoco incrociato fra centrodestra e centrosinistra. «Sicuramente - scrive in una nota il capogruppo azzurro Roberto Renzetti a commento dell'incontro con comitato e cittadini convocato per mercoledì - è arrivato il momento di rivedere la viabilità su viale Marconi: il collaudo e l'apertura di via Benedetto Croce, che doterà la città di un nuovo asse di collegamento nord-sud, ci permetterà di alleggerire la pressione, rivedendo la disciplina delle corsie di marcia e ripristinando i parcheggi. Riassumendo l'intera vicenda, va ricordato che cinque anni fa il centrodestra si è ritrovato tra le mani un progetto confezionato e approvato dalla giunta Alessandrini pochi giorni prima della scadenza». Due le scelte possibili per la nuova amministrazione, prosegue Renzetti: «Mandare all'aria quel tesoretto e ricominciare da zero una progettazione senza avere certezza delle risorse, o intanto realizzare quell'iniziativa, ma contemporaneamente agire sull'intero sistema viario del quartiere, anche in termini di riqualificazione, per poi decidere gli asset definitivi. Ora ci sono le condizioni opportune per ripensare l'assetto viario di viale Marconi».
LA REPLICA
Chiaro il tentativo di non rimanere con il cerino in mano, considerando che il flop della strada senza pace potrebbe pesare nell'urna alcune migliaia di voti. È chiaro a Carlo Costantini, candidato sindaco ufficiale del centrosinistra, che precisa subito: «Carlo Masci e Luigi Albore Mascia dal 2020 hanno difeso a spada tratta il nuovo progetto, che loro stessi hanno proposto, approvato e condiviso con la loro maggioranza. Hanno attaccato e mortificato ogni richiesta di cambiamento che arrivasse dalla città. Hanno coperto politicamente le bizzarrie progettuali del loro dirigente di fiducia Fabrizio Trisi. Sono arrivati a chiedere sfacciatamente agli esercenti di specchiarsi ad Amazon. E ora, solo ora, solo dopo la nostra richiesta di una commissione di indagine e solo dopo i rilievi dell'Anac, chiedono suggerimenti. Il timore è quello che il confronto con commercianti e residenti che prenderà avvio mercoledì prossimo possa nascondere anche il tentativo di fuga dalla paternità del progetto, che in effetti nella forma delle tre corsie, con una sola preferenziale per i bus, fu partorito dall'amministrazione Alessandrini: «Masci deve ammettere di avere sbagliato tutto - insiste Costantini -. Viale Marconi, così come è oggi, è esclusivamente il frutto delle proposte approvate dalla sua giunta e difese dai suoi consiglieri. E deve spiegare come ridarà vivibilità a viale Marconi, privata della sicurezza stradale, ma anche dei parcheggi, dei marciapiedi, del passeggio, della vita di quartiere. I pescaresi non si faranno abbindolare».
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