Data: 25/01/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Viale Marconi, i residenti pronti alla manifestazione. E per la strada parco scontro Masci-comitato
PESCARA Va verso la manifestazione pubblica il comitato Salviamo viale Marconi. Ormai lo scontro è sempre più acceso con l'amministrazione e spesso si consuma sui social con botta e risposta che coinvolgono anche il sindaco Carlo Masci.Ieri pomeriggio una trentina di esercenti e residenti si sono riuniti per decidere i prossimi passi. Dopo il ricorso contro il progetto e la lettera di contestazione relativa all'ordinanza che istituisce le corsie preferenziali dell'autobus, Salviamo viale Marconi produrrà «un esposto per far presente al Comune l'assenza di stalli di carico e scarico», spiega Lucio Marinelli del comitato «con l'impossibilità in lunghi tratti per le attività commerciali di ricevere la merce. Da quando hanno istituito le corsie preferenziali, la situazione è peggiorata. Ci sono sempre meno clienti, gli incassi sono sempre più bassi e a questo si aggiunge il caro bollette. Nei giorni scorsi diverse persone hanno beccato anche qualche multa e il malumore aumenta».L'obiettivo del comitato è allargare le fila della protesta. «I negozianti sono sempre più infastiditi anche perché spesso gli autisti della Tua, non appena vedono qualche macchina ferma sulle corsie tendono a bloccare il traffico e suonare i clacson e i clienti scappano. Andiamo avanti nel percorso legale, ma il cammino è lento, mentre l'emorragia commerciale che si è aperta è troppo veloce. I parcheggi sul lato monte non ci sono e sul lato mare, quelli disegnati nel progetto non sono mai stati realizzati. La situazione è insostenibile. Non c'è altro da fare, organizzeremo una protesta». Nel frattempo il comitato punta a cercare l'appoggio dei residenti e a continuare la raccolta fondi, con i salvadanai messi nelle attività commerciali. A infastidire ancora di più i membri le affermazioni del sindaco, che per difendere il progetto di viale Marconi ha citato Bezos, fondatore di Amazon, «il più grande commerciante al mondo senza una vetrina», ha scritto sui social. «Il sindaco di Pescara, città che nasce e si sviluppa quasi esclusivamente per la sua vocazione commerciale, ci invita a chiedere aiuto, per "rimanere vivi" (dopo le scellerate scelte della stessa amministrazione), ad Amazon. Ovvero ci invita a chiudere vetrine e buttarci sull'online. Il mondo torna a cercare il commercio di prossimità, che può fiorire in presenza di marciapiedi agibili per tutte le categorie, strade a misura d'uomo, fermate di autobus sicure e vicine ai luoghi commerciali. Nei lavori portati avanti dal Comune su viale Marconi tutto ciò è inesistente», commentano. «Dopo aver perso molte ore del nostro tempo per cercare una mediazione (negata) con l'amministrazione, leggere queste parole di un sindaco diventa davvero troppo».
E per la strada parco scontro Masci-comitato
PESCARA«Non è vero che la strada parco, quando transiteranno gli autobus, non potrà più essere percorsa da biciclette e pedoni». Carlo Masci ha replicato così, ieri, all'ennesima polemica sollevata dal comitato Strada parco bene comune sull'utilizzo dell'ex tracciato ferroviario per il passaggio dei mezzi pubblici. Il portavoce del comitato Ivano Angiolelli ha scritto una nota che contiene una serie di domande al sindaco sul progetto della filovia. «Il comitato», si legge, «confida di trovare risposte compiute e pertinenti ai fondati motivi di preoccupazione, nel timore che, a fronte del danno sicuro che si andrà a procurare alla qualità della vita dei cittadini con la rinuncia forzosa all'unico corridoio verde ciclo pedonale della città, siano assai incerte le grandi rivoluzioni auspicate dal sindaco: tanto meno i benefici attesi sulla qualità dell'aria, data la presenza di 26 intersezioni a raso, tutte dotate di impianti semaforici, che rallenteranno in modo espressivo la circolazione veicolare bidirezionale mare-monti».Pronta la risposta di Masci. «I soliti, per la verità pochi», ha affermato il sindaco, «che continuano a sostenere come sia meglio far passare sulla riviera e su viale Bovio (o su via Caravaggio, quest'ultima ipotesi l'ho scritta fra parentesi perché nel caso saremmo oltre il ridicolo), in mezzo a 40mila macchine al giorno, gli autobus che percorrono la tratta Pescara/Montesilvano e viceversa, piuttosto che sulla strada parco, dove la carreggiata in asfalto è stata realizzata proprio per permettere agli autobus di viaggiare su un percorso dedicato, evitando la strada normale, dove creano problemi a se stessi e agli altri utenti della strada, danno forza al loro ragionamento (più auto e smog nelle altre vie), affermando che poi la strada parco non potrebbe essere più usata da pedoni e ciclisti. Niente di più falso».«La strada parco, infatti, è stata pensata, progettata e realizzata per accogliere insieme pedoni, ciclisti e autobus a trazione elettrica», ha precisato Masci, «nell'area tra Pescara e Montesilvano non esiste un'altra strada che abbia le caratteristiche per accogliere, ai sensi del Codice della strada, tutte le componenti di traffico leggero, a consumo zero di anidride carbonica, e che sia così performante per l'utilizzo in sede propria dei mezzi pubblici. Quindi, quando questi inizieranno a transitare sulla strada parco, le funzioni ciclo-pedonali della stessa rimarranno invariate, potendo essere tranquillamente esercitate negli spazi loro dedicati, realizzati a quegli scopi. Certo, i pedoni e i ciclisti non potranno più transitare sulla carreggiata degli autobus, ma l'anomalia è che lo abbiano fatto fino a oggi, perché dovranno utilizzare il marciapiedi e la pista ciclabile». |
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