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Data: 24/11/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

«Viale Marconi è pericoloso» In 100 si appellano a Mattarella Residenti e commercianti firmano il ricorso al capo dello Stato: «Gli atti del Comune sono illegittimi» Contromossa di Masci che raduna gli assessori e risponde con una memoria: «Censure infond

PESCARA Sono quasi cento, tra residenti e commercianti di viale Marconi, e si appellano al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per cambiare il corso della strada a 4 corsie, due riservate ai bus, e senza più parcheggi. Il primo firmatario del ricorso al Capo dello Stato è Franco Pasetti: «Quello che ha fatto il Comune in viale Marconi è illegittimo», dice, «il cantiere va avanti da oltre 700 giorni e ci sembra assurdo. Ma la cosa più grave è che sono stati fatti degli errori perché lì 4 corsie non ci entrano: adesso viale Marconi è pericoloso ed è necessario ripristinarne le condizioni di sicurezza». Il ricorso degli abitanti e dei negozianti, curato dall'avvocato Matteo Di Tonno, si articola su 10 punti critici: dall'«eccesso di potere per difetto di istruttoria» al «falso supposto di fatto» fino alla «contraddittorietà estrinseca». Pasetti fa la sintesi: «La strada è stata concepita male ed è pericolosa per stessa ammissione dei vigili urbani che, ormai ogni giorno, si prodigano per il rispetto delle tantissime nuove regole imposte, come le corsie preferenziali per i bus, il limite di 30 all'ora che ci sembra un'ammissione della pericolosità della strada, le rotonde ancora vietate agli autobus perché i semafori non funzionano ma di fatto già aperte. In questo contesto», prosegue, «le attività continuano ad andare male e non c'entra la crisi perché i negozi non sono più facilmente raggiungibili. I famosi parcheggi che ci erano stati promessi dopo le prime proteste non sono ancora disponibili, anzi non se ne sa più niente: l'unica area pronta, una ventina di posti a pagamento, si trova verso piazza Unione ma serve uno spazio limitato e non è sufficiente per l'intera strada». Secondo il ricorso, gli atti del Comune per viale Marconi devono essere annullati perché «illegittimi».Nell'ultima seduta della giunta, il sindaco Carlo Masci, da sempre convinto del progetto per viale Marconi «con lo scopo di ridurre i livelli di inquinamento dell'aria attraverso la creazione di un sistema di trasporto pubblico più efficiente e meno impattante dal punto di vista ambientale», ha radunato tutti gli assessori e votato di resistere al ricorso: le censure dei residenti e dei commercianti sono «infondate», così ha deciso la tutta la giunta Masci. Alle memorie difensive del Comune già inviate a Roma, quindi, se ne aggiungerà presto un'altra per controbattere alle contestazioni. La decisione del Consiglio di Stato è attesa per i primi mesi del 2023. La sentenza sarà inappellabile e questo è un rischio per il Comune visto che il ricorso si chiude con la richiesta di riduzione in pristino, cioè un azzeramento dei lavori e un ritorno al passato: se passasse questa linea, l'amministrazione Masci non potrebbe fare altro che smantellare le 4 corsie. Invece, se l'intervento del Comune fosse bollato come regolare, i residenti e i commercianti non avrebbero un altro mezzo per opporsi. «Crediamo nella giustizia ma guardiamo anche alla politica visto che ormai le elezioni sono vicine», dice Pasetti, «siamo fiduciosi che la nuova amministrazione, qualunque essa sia, avrà la coscienza di affrontare e risolvere i problemi che ci sono. La verità è che i soldi per viale Marconi sono stati spesi male e, alle prossime elezioni, qualcuno ne pagherà le conseguenze».

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