Data: 10/01/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Viale Marconi a rischio per i bus. Scatta la protesta degli autisti. Le rotatorie bloccate con le transenne e il pericolo di incidenti, proclamato lo stato di agitazione
La denuncia dei sindacati: «Obbligati a infrangere il Codice della strada, così non c'è sicurezza» PESCARA Le transenne alle rotatorie di viale Marconi, con l'accesso vietato ai bus, sono al centro dello stato di agitazione proclamato, all'azienda di trasporto Tua, dai sindacati che adesso chiedono l'intervento della prefettura e della politica per rimuovere il pericolo di incidenti. «Da inizio lavori fino ad oggi, i conducenti dei bus, per via della segnaletica inesistente o inadeguata posta in essere, sono "obbligati" a infrangere sistematicamente il Codice della strada», denunciano in una lettera Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal che tornano a parlare di sicurezza a rischio sulla strada a 4 corsie, due riservate ai mezzi pubblici.
CANTIERE FINITO? Da oltre 700 giorni, il doppio di quanto previsto inizialmente, viale Marconi è un cantiere - finora i lavori sono costati 1,7 milioni - con le rotatorie inaccessibili e interdette dalle transenne. Secondo il progetto dell'amministrazione Masci, quelle rotatorie con una corsia al centro dovrebbero permettere il passaggio dei bus con precedenza sul resto del traffico. Adesso, però, a causa dei blocchi, i bus devono lasciare le corsie preferenziali e invadere le altre parti della carreggiata con il pericolo di incidenti. In un documento del Comune pubblicato dal Centro si dice però che i lavori sono «conclusi» e che il passaggio dei bus nelle rotatorie non è stato ancora consentito perché i mezzi della Tua non hanno la strumentazione adatta per segnalare il transito agli altri utenti della strada: «Non è stata emessa l'ordinanza di apertura delle rotonde al traffico veicolare che prevede l'attraversamento al centro delle stesse dando la priorità ai mezzi pubblici, in quanto l'azienda Tua deve dotarsi di dispositivi di rilevazione a bordo dei bus che permetta tale attraversamento in sicurezza», recita un atto firmato dal dirigente Fabrizio Trisi. «Da queste dichiarazioni», ammettono i sindacati, «abbiamo appreso che i bus non sono dotati di un dispositivo di rilevazione a bordo che consenta l'attraversamento in sicurezza delle rotatorie». In un altro passaggio, Trisi dice che il Comune considera i lavori completati: «Per l'amministrazione comunale i lavori eseguiti sono giunti al termine e l'attivazione dei semafori intelligenti deve essere effettuata secondo le indicazioni della società Tua», riassumo i sindacati.
«CRITICITA'» I sindacati tornano a segnalare una serie di «criticità» in viale Marconi: «Messa in sicurezza del tracciato, rotatorie ancora transennate, corsie preferenziali occupate sistematicamente da auto in sosta, semafori ancora spenti, e le "obbligate" violazioni del Codice della strada sono in grado di determinare conseguenze gravi al personale di guida esposto in prima linea rispetto a tali situazioni». Poi un appello gettato nella mischia: «Sul tema della sicurezza da garantire sia agli utenti che al personale di guida, vanno impegnate ulteriori risorse», è l'invito dei sindacati rivolto ai vertici della Regione, presidente Marco Marsilio e sottosegretario Umberto D'Annuntiis, al sindaco di Pescara Carlo Masci, al presidente Tua Gabriele De Angelis e al direttore generale Maximilian Di Pasquale e anche al prefetto Giancarlo Di Vincenzo.
TEMPI La lettera, firmata da Patrizio Gobeo per la Filt-Cgil, Massimiliano Gaspari per la Fit-Cisl, Vincenzo Marcotullio per la Uil-Uilt e Luciano Lizzi per la Faisa Cisal, chiede chiarezza sui tempi dell'apertura al traffico dei rondò: «Le numerose interazioni avute con i portatori di interesse, amministrazione comunale e Tua, in cui sono stati assunti precisi impegni sulla tempistica e modifica da effettuare sono venute meno». Per ora, nessuno sa prevedere fino a quando rimarranno le transenne: potrebbero restare almeno fino al pronunciamento del Consiglio di Stato, chiamato a decidere sul ricorso straordinario al presidente della Repubblica presentato da cento tra residenti e commercianti di viale Marconi: la sentenza sul futuro della strada a 4 corsie potrebbe arrivare fra tre o quattro mesi. «Ma questa situazione di incertezza e di criticità», concludono i sindacati, «non può estendersi oltre in attesa dei pronunciamenti della magistratura». La Tua replica con una nota di poche righe: «Tua provvederà ad applicare quanto previsto dalla normativa vigente e convocherà, a stretto giro, le organizzazioni sindacali per affrontare le problematiche sollevate».
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