Data: 01/11/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Viale Marconi a quattro corsie Arriva la bocciatura dell'Aci Il presidente Sartorelli si schiera con i contrari. «Le numerose rotatorie porteranno a un aumento degli incidenti. A rischio pedoni e biciclette»
E i sindacati dicono sì al progetto. Cgil, Cisl e Uil promuovono gli spazi riservati ai bus, ma chiedono un confronto PESCARA Il progetto di viale Marconi a quattro corsie continua a tenere banco e a dividere la città. E alla vigilia della riunione di maggioranza sul tema (la Lega chiede l'utilizzo provvisorio della corsia bus lato monti per i parcheggi), sulla questione interviene anche Giampiero Sartorelli, presidente dell'Automobile club Pescara. E si schiera con i contrari. «Come Automobile Club abbiamo seguito sin dall'inizio la vicenda, ma non siamo sino ad ora intervenuti perché non avevamo piena conoscenza del progetto, se non per aver visto pubblicate sui quotidiani alcune foto. Dopo tanti mesi di lavoro, oggi, con la posa in opera della prima parte della segnaletica orizzontale, si ha un'idea più chiara di quello che sarà viale Marconi nel prossimo futuro. Non compete a noi, e pertanto non entreremo nel merito, dare giudizi sull'azione e sulle scelte politiche che hanno portato alla decisione di effettuare i lavori, ci preme però portare il nostro contributo su due problematiche che ci interessano in modo particolare: la sicurezza stradale e la sostenibilità ambientale della mobilità».«Sul primo punto», spiega Sartorelli, «la realizzazione di quattro corsie e di numerose rotatorie porterà a un inevitabile aumento degli incidenti o comunque a situazioni di estremo pericolo per gli utenti più deboli, quegli stessi utenti che ogni giorno si dice di voler proteggere. Viale Marconi, anche con l'allargamento della carreggiata, non è in grado di sopportare quattro corsie, peraltro tutte al limite della larghezza. La creazione di tante rotatorie, poi, potrebbe essere causa di un gran numero di sinistri, vista la particolare forma e il singolare utilizzo della zona centrale delle stesse, dedicate esclusivamente agli autobus. Le rotatorie», puntualizza il presidente dell'Aci, «vista l'assenza della cosiddetta "deflessione" e cioè quell'invito che non consente l'attraversamento in linea retta, e con la presenza della cosiddetta "fascia valicabile" che dovrebbe servire solo per agevolare la manovra di mezzi pesanti, sono più simili a delle chicane di un circuito di Formula uno e inducono i conducenti più imprudenti e irrispettosi delle regole ad attraversarle a velocità sicuramente non prudenziale, e questo già avviene. Senza considerare che chi proviene dalle strade che intersecano viale Marconi non avrà mai la possibilità di immettersi nella rotatoria, se non quando non vi saranno più auto sull'arteria principale».«Sempre in tema di sicurezza», prosegue Sartorelli, «va detto che su viale Marconi molto difficilmente potranno transitare biciclette e monopattini. Sarà infatti impossibile, con quattro corsie occupate, trovare un piccolo spazio per far passare una bicicletta».Tra le criticità, Sartorelli indica quanto già segnalato dal comitato dei cittadini, e cioè «i numerosi parcheggi eliminati, la mancanza di zone carico/scarico e la completa assenza di posti per disabili per lunghi tratti della strada». E poi, conclude, «i pedoni avranno grande difficoltà ad attraversare una strada che seppur della stessa larghezza di prima, avrà quattro direttrici diverse da controllare prima di iniziare l'attraversamento, due corsie normali di marcia e due preferenziali».Ultimo punto, la sostenibilità ambientale. «È evidente che l'incremento di code e il rallentamento della marcia porteranno in breve tempo gli indici a valori ben al di sopra della media consentita», conclude il presidente dell'Aci.
E i sindacati dicono sì al progetto. Cgil, Cisl e Uil promuovono gli spazi riservati ai bus, ma chiedono un confronto
PESCARANon solo viale Marconi. In città tiene banco il tema dei trasporti e della viabilità e tra le questioni più calde ci sono anche quelle della strada parco e degli altri collegamenti cittadini. È su questi temi che intervengono i sindacati provinciali e di settore, Cgil, Cisl e Uil, Filt, Fit e Uiltrasporti con l'obiettivo «di aprire un confronto con tutti i soggetti istituzionali, amministrativi e di rappresentanza del territorio».«Da tempo», puntualizzano, «proviamo a stimolare l'amministrazione comunale, la Regione e la società di trasporto regionale Tua, sulla necessità di rivedere e riorganizzare complessivamente la mobilità sul territorio pescarese e dell'intero comprensorio». A cominciate dalla strada parco: «Non è più rinviabile l'annosa vicenda della "strada parco", il cui destino a una mobilità di superficie riservata al trasporto pubblico viene di volta in volta ostacolato anche per effetto di recenti pronunciamenti del Tar, su cui auspichiamo una posizione ferma e convinta delle Amministrazioni locali che ne ribadiscano la necessità. Ben vengano le determinazioni assunte dal Comune, prime importanti risposte alle nostre sollecitazioni, di dar seguito ai progetti di metropolitana leggera di superficie, allo scopo di favorire connessioni veloci ed eco sostenibili, riservando spazi esclusivi al trasporto pubblico locale, come nel caso di viale Marconi, in modo da ridurre drasticamente il numero delle auto che entrano quotidianamente nel centro della città, ma al tempo stesso favorendo un maggiore utilizzo del mezzo pubblico e collettivo. Questo progetto dev'essere corredato da interventi complementari, come la realizzazione di parcheggi di scambio ai margini della città, che insieme ad altre proposte costituivano un documento che a giugno 2020 Cgil Cisl Uil presentarono al sindaco di Pescara, e su cui non si è mai avviato il confronto». E intanto, fanno presente i sindacati, «alcune criticità si sono acuite, in particolare le condizioni del terminal bus dinanzi alla stazione ferroviaria, che non costituisce quella vetrina adeguata ed accogliente per la città. Così come risultano insoddisfacenti i collegamenti con la zona costiera di Pescara Sud (porto turistico, teatro D'Annunzio) e quelli da e per l'aeroporto, su cui nel luglio scorso l'Amministrazione comunale e Trenitalia avevano preannunciato una linea dedicata di cui al momento non si conoscono gli sviluppi».
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