Data: 09/07/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Viaggia per cento chilometri aggrappato alla coda del treno
TRAIN SURFING
Viaggia sui binari la replica del folle tuffo dal Ponte del mare. Cento chilometri più uno: tanta è la distanza che un ragazzo di diciotto anni, anconetano, ha percorso una ventina di giorni fa, attaccato al locomotore di coda di un treno Intercity, in una delle challenge pazzesche che da qualche mese spopolano sui social. È partito da Civitanova Marche ed è arrivato a Pescara, dove si è lasciato andare sui binari, a dir poco indolenzito e più che dolorante. Ed è proprio sui binari che lo ha trovato un ferroviere che, rendendosi conto che il ragazzo non era propriamente in perfetta forma ha deciso, dopo averlo soccorso, di affidarlo alla polizia ferroviaria, che si è preoccupata di chiamare un ambulanza. Era il primo pomeriggio quando il ragazzo è arrivato a Pescara. Maggiorenne, ma ancora giovane: così dall'ospedale sono stati ovviamente avvisati i familiari e il papà è arrivato a recuperarlo a Pescara. Intanto sono stati proprio i poliziotti a cercare di capire cosa potesse essere accaduto, anche perché nella ricostruzione ricevuta c'era qualche elemento che non quadrava e proprio una battuta del padre potrebbe avere fatto il resto. Fatto sta che gli agenti della polizia ferroviaria hanno deciso di capirci qualcosa di più in tutta la vicenda e hanno messo mano alle telecamere che sono presenti praticamente in tutte le stazioni della linea. Sono così riusciti a vedere l'immagine del ragazzo attaccato come un ragno alla coda del treno, ma leggermente spostato sul lato sinistro in una posizione che poteva essere pericolosissima per la sua se per caso fosse stato sfiorato da un altro treno. Lui, d'altronde, da quello che si è+ appreso è considerato uno specialista del ramo.
IL FENOMENO
Una follia? No, si chiama "train surfing" ed è una vera e propria sfida alla morte che da un paio d'anni spopola tra i ragazzi. Una challenge che consiste nel fare percorsi più o meno lunghi, sempre documentandoli per utilizzarli sui social. Cavalcare il treno come se fosse, appunto, una tavola da surf, esponendosi a rischi incredibili. Intanto il rischio davvero serio lo hanno corso anche le finanze familiari: il diciottenne non ha compiuto, allo stato alcun reato e quindi sul piano penale non rischia multa. Ma gli è arrivata una pesante sanzione che probabilmente sarà onorata solo grazie ai soldi dei familiari.
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