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Data: 05/10/2019
Testata Giornalistica: IS NEWS
    IS NEWS

Verso lo sciopero dei trasporti, i sindacati: nel Molise le peggiori condizioni salariali d’Italia. Domani l’assemblea al Dopolavoro ferroviario, per decidere i tempi e i modi della protesta

CAMPOBASSO. Trasporto pubblico, una giornata di sciopero e altre forme di protesta. Tempi e modi della mobilitazione saranno decisi nell’assemblea degli autoferrotranvieri del Molise, in programma domani presso il Dopolavoro ferroviario di Campobasso.

“Vogliamo ribadire le ragioni di una vertenza attivata per contestare una politica regionale dei trasporti che ha di fatto relegato questa Regione a fanalino di coda del Paese”, hanno dichiarato Franco Rolandi (Filt Cgil), Antonio Vitagliano (Fit Cisl), Carmine Mastropaolo (Uil Trasporti), Emilio Santangelo (Faisa Cisal) e Nicola Libertone (Ugl Autoferro).

“Nelle 29 aziende che gestiscono il trasporto pubblico locale in Molise – hanno dichiarato i sindacati - si registrano le condizioni normative e salariali peggiori d'Italia. Parco rotabile da terzo mondo, stipendi non pagati, totale assenza di una contrattazione di secondo livello. Tutto questo avviene in una Regione dove le regole, la programmazione e la sicurezza sembrano non esistere. I lavoratori sono arrivati letteralmente allo stremo e non sono più disposti a tollerare le inefficienze e le condizioni di sfruttamento del personale”.

“Un sistema a dir poco perverso quello presente in Molise – hanno aggiunto – che ha visto prevalere un'intollerabile convivenza tra la politica locale e le aziende affidatarie del servizio. Non è un caso, infatti, che queste stesse imprese, ovviamente anch'esse rigorosamente locali, si siano ritrovate a spartire le ingenti risorse destinate al settore, attraverso concessioni ereditate e prorogate nel tempo, senza aver mai partecipato ad una gara pubblica”.

“Imprese che peraltro stanno offrendo ai cittadini e all'utenza molisana una contropartita a dir poco indecente fatta di mezzi fatiscenti, sporchi, privi di qualsiasi comfort e in qualche caso non autorizzati nemmeno a circolare (come nel caso degli euro ‘0’). E che si permettono - hanno concluso - persino l'arroganza di maltrattare il personale dipendente al quale, pur operando in un contesto assai disagevole e gravoso, vengono applicate le condizioni normative e salariali peggiori d'Italia”.

Da qui la mobilitazione e l’annuncio dello sciopero, che sarà confermato nella giornata di domani.


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