L'AQUILA Dalla capienza all'80% fino all'utilizzo corretto dei dispositivi di protezione personale, passando per il green pass: con la riapertura delle scuole ormai dietro l'angolo, diventa una priorità sciogliere il nodo trasporti. Chi controllerà la corretta applicazione delle misure anti-Covid sui mezzi pubblici e in che modo? Le aziende che gestiscono il servizio si preparano, come già accaduto l'anno scorso, a una riorganizzazione veloce, ma non senza punti interrogativi. «Sicuramente esistono problematiche che andranno affrontate, sarà necessaria una mediazione con le prefetture, le associazioni e i presidi dei territori per cercare una soluzione. Pensare a un controllore su ogni mezzo e per tutte le corse è un'idea ottima, ma difficilmente realizzabile. In ogni caso attendiamo la convocazione del tavolo, ma sicuramente possiamo assicurare già da ora controlli a campione e una maxi campagna di sensibilizzazione sull'utilizzo corretto della mascherina sugli autobus». Lo assicura Gianfranco Giuliante, presidente della Tua, azienda che gestisce il trasporto pubblico abruzzese, nel commentare il ritorno del controllore sui mezzi pubblici e a terra, previsto nelle linee guida sul trasporto inviate dal ministero al Cts.
CRITICITÀ Le criticità sarebbero da ascrivere alla insufficienza del personale: per poter rendere realistico in Abruzzo per esempio lo scenario descritto ieri dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, ci vorrebbero quasi 800 controllori e ad oggi sono circa 40 unità. Il presidente della Tua spiega che si potrebbe ipotizzare di raddoppiare gli attuali controlli, ma il numero sarebbe comunque troppo esiguo. Si potrebbe risolvere con nuove assunzioni, ma anche in questo caso i dubbi sono molti: la Tua è un'azienda pubblica che assume tramite concorso, ma a ridosso dell'avvio dell'anno scolastico sarebbe impossibile indire e portare a termine le procedure senza bypassare di fatto i tempi previsti per legge.
Un'altra criticità da non sottovalutare secondo il presidente è che «gli autobus subirebbero inevitabilmente dei ritardi e si rischia di perdere tutte le coincidenze». A Pescara per esempio la Tua gestisce anche il trasporto urbano, sarebbe difficile, secondo il presidente dell'azienda, immaginare una sola persona che controlla tutti i passeggeri a ogni fermata, tra chi sale e chi scende. C'è poi la questione della riapertura scuole, una spada di Damocle che pende sull'intera vicenda: «Ancora non sappiamo le modalità per il rientro in classe prosegue Non è chiaro se l'ingresso si svolgerà in modo differenziato o no, quindi diventa difficile aprioristicamente capire come muoversi. Per questo sarà fondamentale, come già fatto l'anno scorso con un lavoro eccezionale, incontrare i prefetti e tutti gli attori coinvolti. Intanto possiamo ipotizzare che si debba iniziare con un discorso già collaudato e mettere in campo le misure che abbiamo già limato in quest'ultimo anno segnato dalla pandemia».
MISURE i caso esistono già delle misure ormai consolidate: «Garantiamo autobus igienizzati, una capienza ridotta come previsto e controlli intensificati sulle linee più affollate, senza dimenticare le corse Covid già sperimentate l'anno scorso, ovvero il raddoppio di alcune corse normali in situazioni particolari che richiedano un ulteriore mezzo per lo stesso orario - conclude - Qualunque addetto ai lavori si rende conto delle evidenti difficoltà». Mentre si cerca di dare risposte ai tanti interrogativi sul ritorno a scuola, l'ondata di contagi non si ferma in Abruzzo. Ieri si sono registrati 92 nuovi casi, di età compresa tra 3 e 96 anni, 120 guariti e 2 nuovi decessi: si tratta di un 80enne della provincia dell'Aquila e di un 84enne della provincia di Teramo. Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 2.232. Salgono a 68 i pazienti (+3) ricoverati in area medica, 13 (con 1 nuovo ingresso) i ricoveri in terapia intensiva, mentre sono 2.151 (-24) i cittadini in isolamento domiciliare. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari (2.419) e antigenici (5.076) del giorno, è pari a 1.22 per cento. A livello provinciale l'area più colpita è il Teramano (+42), seguono l'Aquilano (+25), il Pescarese (+17) e il Chietino (+14), +2 da fuori regione e per un caso è in corso una verifica sulla provenienza.