Data: 14/03/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Tutti i divieti e le differenze tra Abruzzo e resto d'Italia Scatta domani il decreto Draghi, ma l'ordinanza di Marsilio è diversa in tre punti essenziali Da noi, nelle aree più a rischio, sono possibili una volta al giorno le visite a parenti o amici
Ci sono i colori e le regole per ognuna delle fasce di rischio a cui si appartiene, riviste con il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri. Poi c'è l'Abruzzo che è in zona arancione ma con 35 comuni per i quali sono previste misure maggiormente restrittive (fino al 21 marzo), seppur diverse dalla zona rossa che il governo ha stabilito. Non è semplice ricordare ed applicare le disposizioni, che presentano delle differenze. Il Centro le riassume provando a rendere più semplice la comprensione delle norme agli abruzzesi. Partendo però da una premessa: da domani al 2 aprile e poi ancora il 6 aprile, tutte le regioni saranno almeno in zona arancione
1) SONO UGUALI
PASQUA BLINDATA. Il nuovo decreto stabilisce misure specifiche per limitare gli spostamenti nei giorni delle festività pasquali. I nuovi provvedimenti, che scattano domani e saranno validi fino al 6 aprile, prevedono però una stretta proprio per il 3, 4 e 5 aprile, ossia il fine settimana di Pasqua e la Pasquetta. Per quei tre giorni l'Italia intera sarà in zona rossa, ad eccezione delle regioni che figureranno in area bianca. Rimarranno quindi chiusi bar e ristoranti, con la possibilità di servizi a domicilio e da asporto. Tuttavia sarà possibile spostarsi all'interno della propria regione, una volta al giorno tra le 5 e le 22, per raggiungere una sola abitazione di amici o parenti. La deroga consente di spostarsi in due e con figli minori di 14 anni.
BAR E RISTORANTI. In zona arancione e rossa sono chiusi bar e ristoranti, che possono lavorare solo con servizi di asporto e consegne a domicilio.
NEGOZI. In zona arancione i negozi restano aperti senza limitazioni, mentre i centri commerciali sono operativi solo dal lunedì al venerdì, poiché le disposizioni prevedono la chiusura nei giorni festivi e prefestivi. Nelle regioni in rosso, in vece, le attività commerciali sono chiuse, eccezion fatta per quelle che vendono generi alimentari e beni di prima necessità. Sono quindi chiusi negozi di abbigliamento, calzature e gioiellerie.
SECONDE CASE. Resta possibile lo spostamento verso le seconde case, non solo per quelle che si trovano in fascia bianca o gialla, ma anche per quelle che si trovano nelle regioni in arancione e rosso. Lo spostamento verso la seconda casa è permesso solo al nucleo familiare, senza l'aggiunta di parenti o amici; per di più la casa deve essere disabitata e bisogna dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data anteriore al 14 gennaio 2021.
PALESTRE E PISCINE. Nella fascia arancione è permesso svolgere attività sportiva o motoria all'aperto, mentre palestre e piscine restano chiuse. In zona rossa è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione e quella sportiva esclusivamente all'aperto e in forma individuale.
ZONA ROSSA. Il nuovo decreto prevede, inoltre, che i presidenti delle Regioni possano applicare misure da zona rossa nelle province quando scatta l'incidenza cumulativa settimanale dei contagi è superiore a 250 casi ogni 100mila abitanti.L'altro motivo per decidere la zona rossa nelle province è legato alle aree «in cui la circolazione di varianti di Sars Cov 2 determina un alto rischio di diffusività o induce malattia grave».
2) COSA CAMBIA SPOSTAMENTI. Tra il decreto legge per il contenimento dei contagi Covid e le disposizioni in vigore attualmente in Abruzzo, però, ci sono anche delle differenze. In particolare per quanto riguarda quelle aree dove vigono maggiori restrizioni. Sul fronte degli spostamenti, ad esempio, in fascia arancione non ci sono differenze: sono consentiti tra le 5 e le 22 nel rispetto delle restrizioni per muoversi verso le altre abitazioni. Così da domani al 2 aprile e poi nella giornata del 6 aprile, nelle regioni in zona arancione le visite a parenti e amici sono consentite all'interno dello stesso comune, sempre con le limitazioni di due persone oltre ai figli minori di 14 anni e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Questa possibilità si applica anche alle attuali zone rosse abruzzesi ma non a quelle del decreto legge a livello nazionale. Ed è questa una prima differenza. SCUOLE. E proprio secondo il decreto, in zona rossa le attività scolastiche vengono sospese in presenza in ogni ordine e grado, comprese asili nido e scuole dell'infanzia. In arancione le scuole rimangono aperte (con le percentuali del 50% e fino al 75% per i ragazzi delle superiori) ma i presidenti delle Regioni possono disporre la sospensione dell'attività nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti.In Abruzzo, invece, le scuole primarie, medie e superiori restano chiuse in tutta la regione almeno fino a dopo Pasqua. Ma per quei comuni in zona rossa il presidente Marco Marsilio ha deciso di lasciare aperti nidi e scuole dell'infanzia. Allo stesso modo, però, diversi sindaci hanno deciso di seguire la linea Draghi chiudendo anche gli asili nido le scuole dell'infanzia: è il caso ad esempio di importanti città come Chieti. A Pescara (fino al 21 marzo), Montesilvano (fino al 6 aprile) e Spoltore (fino al 31 marzo) chiuse le scuole dell'infanzia ma gli asili nido restano aperti. PARRUCCHIERI. Un ulteriore differenza riguarda specificatamente le zone rosse. Con il nuovo decreto legge parrucchieri, barbieri e centri estetici (aperti in zona arancione) restano chiusi nelle aree più a rischio. In Abruzzo, invece, è prevista una deroga, che consente ai titolari di queste attività di mantenere aperti i loro locali anche nelle aree che sono in zona rossa.
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