Data: 02/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Tua, scoppia il caso dei 55 precari. Sacchetta chiede a Giuliante un incontro per parlare di riassunzione
L'AQUILA Un incontro per esaminare la possibilità di «non lasciare fermi lavoratori con competenze tecniche fondamentali per Tua Spa» e riassumere i 55 meccanici precari licenziati dall'azienda di trasporto. A ribadire la richiesta al presidente della Tua, Gianfranco Giuliante, è Maurizio Sacchetta, segretario regionale di Uiltemps, che si dice «ancora in attesa di una risposta» alla lettera precedente con la quale aveva chiesto un confronto per parlare dei 55 lavoratori precari di Tua Spa, lasciati a casa. «Stiamo parlando di 55 lavoratori somministrati utilizzati nelle officine Tua spa di tutto l'Abruzzo», spiega Sacchetta, «che da giugno 2017 a maggio 2019, hanno avuto rinnovi contrattuali e proroghe. Questi lavoratori sono stati mandati a casa, secondo quanto sostenuto dall'azienda a malincuore, interpretando una delle norme di attuazione del Decreto Dignità del Governo». A seguito del mancato rinnovo dei contratti, la Tua ha bandito due concorsi, uno rivolto alle agenzie interinali, bloccato da un ricorso. L'altro concorso è stato bandito ma mai esperito, e non teneva conto delle esperienze dei 55 lavoratori. «Da una parte quindi», si legge in una nota «55 lavoratori fermi, dall'altro uno stallo burocratico, e l'unico elemento immutato è la difficoltà di far fronte alla carenza di personale tecnico che possa operare sui mezzi». Di fronte allo stato di evidente difficoltà il segretario Sacchetta aveva inteso proporre un incontro con il presidente Giuliante, anche per chiarire alcune sue dichiarazioni pubbliche, sugli stessi lavoratori somministrati.«Sembra che Giuliante voglia indicare i lavoratori interinali come causa di spesa e di inefficienza. Sono dichiarazioni gravi», commenta Sacchetta, «ma soprattutto mal si conciliano con la realtà. Infatti all'avvio dell'anno scolastico, con la necessità di riutilizzare tutti i mezzi disponibili, la situazione si è fatta impegnativa. Il che ha indotto l'azienda a fare ricorso a officine esterne private», spiega ancora il segretario regionale Uiltemp, «le quali, per sopperire a tale richiesta, hanno assunto proprio una gran parte di quei 55 meccanici. Il che evidenzia in maniera chiara, che si tratta di lavoratori essenziali, che nulla hanno a che vedere con le dichiarazioni del presidente di Tua Spa».
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