Data: 20/03/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Tua offre gli autobus per i rifugiati L'azienda mette a disposizione i mezzi per trasportare le persone negli alberghi
PESCARA Comune, Protezione civile e Tua che mette a disposizione i bus, garantiscono il trasporto dei rifugiati ucraini negli alberghi o nelle strutture di accoglienza. Lo annuncia il consigliere di Forza Italia Alessio Di Pasquale, ufficializzando l'ultimo provvedimento, in ordine di tempo, deciso con la giunta. «Sarà l'amministrazione comunale di Pescara a garantire, attraverso il servizio di Protezione civile, il trasporto in autobus dei profughi provenienti dall'Ucraina dalla stazione ferroviaria di Pescara sino alla destinazione finale, siano essi alberghi o centri d'accoglienza. È quanto disposto con l'assessore delegato Eugenio Seccia al fine di garantire il massimo supporto possibile a una popolazione stremata, soprattutto donne e bambini, costretti a lasciare casa e affetti, al fine di tentare di sfuggire alle bombe e di salvare la vita». A mettere a disposizione gli autobus necessari ai trasferimenti, «sarà la Tua che, per lo specifico servizio, verrà coordinata dal responsabile della Protezione civile comunale il quale, in base al numero di profughi, chiederà la presenza di pullman adeguati». «In questi giorni stiamo assistendo all'arrivo in massa di profughi che, dall'Ucraina, stanno cercando riparo nel resto d'Europa, Italia compresa», commenta il consigliere, «tentando di sfuggire, in qualche modo, a un conflitto che li ha travolti. Si tratta soprattutto di donne che cercano di portare in salvo i propri bambini, mentre padri, fratelli, mariti, fidanzati, restano in Ucraina a combattere. Immaginabile, dunque, lo strazio di una popolazione disarmata, che arriva anche a Pescara, dove c'è una comunità ucraina numericamente importante, portandosi negli occhi il dolore per la tragedia alla quale hanno assistito, e sul cuore il fardello di quegli affetti lasciati in patria, con un'incognita enorme sul futuro, non sapendo se riusciranno a sopravvivere al conflitto e se mai avranno l'occasione di riabbracciare i propri cari». Ed ecco lo sforzo del Comune che «ha messo in campo le migliori energie e risorse per garantire la massima accoglienza possibile» e per consentire di raggiungere «un albergo o l'abitazione di un congiunto o anche il centro tamponi o il centro vaccinale anti-Covid e spesso si trovano spaesati, non sapendo bene quali servizi prendere e dove dirigersi».
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