Saranno anche voci ma il caso finisce ai piani alti della Regione. I lavoratori del deposito teatino di Tua, la società di trasporto pubblico abruzzese, hanno scritto al sottosegretario della Giunta Umberto D’Annuntiis e all’assessore Mauro Febbo perchè temono lo smantellamento del deposito. La rappresentanza dei lavoratori fa riferimento nella lettera, di pochissime righe, a «numerose voci circa lo smantellamento del deposito di Chieti e chiede un incontro per avere chiarimenti». L’ipotesi di chiudere il piazzale di Santa Filomena, peraltro inaugurato in pompa magna lo scorso febbraio, preoccupa le organizzazioni sindacali ma soprattutto i lavoratori che hanno già visto alcuni bus in fase di rientro dirottati da Chieti a Lanciano. Oggi la chiusura comporterebbe il trasferimento a Pescara di tutti gli autobus che attualmente fanno capo allo Scalo. E suonerebbe come l’ennesima spoliazione ai danni del capoluogo teatino che ha perso l’una dopo l’altra la sede della direzione generale e il distretto. Il caso del paventato smantellamento piomba nel mezzo di una campagna elettorale della quale diventerà sicuramente uno degli argomenti caldi. Il tutto nell’attesa che Tua, eventualmente, smentisca tali voci mandando avanti la seconda fase che prevede, entro il 17 ottobre, l’installazione dell’impianto di lavaggio degli autobus con il depuratore acque lavaggio, la realizzazione di una struttura per il personale viaggiante.