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Data: 27/05/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Treno veloce: resta il giallo delle risorse Si riunisce il tavolo di monitoraggio, ma c'è tanta incertezza Il centrodestra rassicura: garanzie del ministero sui fondi

AVEZZANO I fondi non sono stati ancora stanziati del tutto. E per realizzare l'imponente opera di potenziamento della linea ferroviaria Roma-Pescara servono oltre 5 miliardi. Di contro, è questa la linea del centrodestra regionale, si registra l'impegno del ministero dei Trasporti a finanziare e portare a termine il progetto. Con o senza le risorse del Pnrr. È la fotografia scattata al lungo e tortuoso iter, nel corso dalla prima riunione del tavolo di monitoraggio delle aree interne, chiamato a vigilare sullo stato di avanzamento dell'opera. A coordinare i lavori il sindaco Gianni Di Pangrazio, insieme al portavoce Armando Floris. Presenti parlamentari, consiglieri regionali e sindacati. Si parte da un punto, vale a dire che i lavori sono ancora lontani dal vedere la luce. E con la spada di Damocle dei costi lievitati rispetto alla fase di progettazione. Di più. C'è preoccupazione anche per la scadenza al 2026 imposta dal Pnrr. La perfetta sintesi è l'intervento di Di Pangrazio: «Da un lato», dice il primo cittadino, «registro con fiducia le notizie che arrivano dal ministero ma dall'altro autorevoli quotidiani nazionali continuano a mettere in dubbio la realizzazione del tracciato parlando di opere in bilico con l'ipotesi di tirarle fuori per l'impossibilità di realizzare il tutto centrando gli obiettivi. Per questo», aggiunge, «serve un lavoro di squadra serio e costruttivo». Il senatore di Fratelli d'Italia, Guido Liris, è il primo a lanciare un segnare di apertura: «Se tutto andrà per il verso giusto, saremo pronti a partire con i lavori ai primi due lotti (Chieti-Manoppello e Manoppello-Scafa, gli unici finanziati, ndc) in autunno». Nelle prossime settimane, come sottolineato da Marsilio, si dovrebbe procedere con i bandi di gara. Ma dalle opposizioni si levano alcune critiche. Il senatore del Pd, Michele Fina, parla di fumo negli occhi: «Due settimane fa il ministro Salvini ha detto che non ci sono numeri che supportano l'investimento, ora invece il ministero conferma l'opera. O Salvini non è più ministro oppure questa notizia ha lo stesso valore di un segnale di fumo. L'Abruzzo ha il diritto di non essere preso in giro». All'incontro presenti i senatori Liris, Fina, Etel Sigismondi (Fdi) e Gabriella Di Girolamo (M5s), e il deputato Luciano D'Alfonso (Pd).

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