LANCIANO Un treno che colleghi la sponda adriatica a quella tirrenica. Un progetto che torna alla ribalta, rispolverando lontani ricordi legati ai convogli dell'allora Ferrovia Sangritana, che dalle località di mare della provincia di Chieti s'arrampicavano fino a Castel di Sangro. Adriatico e Tirreno già allora erano più vicine ed è andata avanti così fino a quando l'auto non ha preso il sopravvento. Oggi però le cose sono cambiate: si fanno i conti con l'inquinamento, con i costi degli idrocarburi, con la necessità di conservare l'ambiente e di alzare l'asticella delle presenze turistiche anche verso le aree interne, sempre più spopolate. A tirar fuori un nuovo progetto di collegamento da Fossacesia a Castel di Sangro ci ha pensato Azione Abruzzo e della provincia di Chieti, che ieri lo hanno illustrato ad alcuni sindaci della Val di Sangro, intervenuti nella Sala Polivalente del Comune di Perano.

I DETTAGLI - I dettagli sono stati presentati da Giovanni Luciano, Segretario Provinciale Chieti del partito fondato da Carlo Calenda, insieme a Donato Di Santo, responsabile provinciale di Azione per gli Enti Locali e dall'ex Segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, della Segreteria Nazionale Azione. Per noi è importate procedere per tratte pur di vedere realizzata l'opera, che sarà utile per trasporto merci e passeggeri. La prima riguarda il percorso da Fossacesia a Saletti, dove vi è raccordo ferroviario funzionante, dalla stazione Rfi di Fossacesia allo svincolo di Contrada Saletti di Atessa (10,6 km di lunghezza), funzionale però alle esigenze della Sevel. La linea va resa percorribile anche ad altri tipi di convogli, soprattutto quelli dedicati ai passeggeri ha precisato Luciano, forte della sua lunga esperienza nelle Ferrovie dello Stato : La spesa prevista è di 9 milioni di euro, di cui 5 già stanziati e 24 mesi per la funzionalità. C'è poi quella da Saletti arriva fino ad Archi (10 km), spesa prevista 5 milioni di euro, 4 già finanziati. Si passa poi alla Archi-Villa Santa Maria (20 km) lavori per 3 milioni di euro, e infine la Villa Santa Maria-Castel di Sangro (35,2 km), la più critica.

MESSA IN SICUREZZA DEI PONTI - Gli interventi previsti sono molteplici per quest'ultimo percorso che collegherà i treni Tua a quelli di Rfi, vuoi per la messa in sicurezza di ponti, che per il consolidamento di alcune scarpate. Tra l'altro anni fa sono stati tolti tutti i pali della elettrificazione, quindi bisognerà pensare a mettere su binari dei locomotori di nuova concezione. La proposta di sviluppare una dorsale da Fossacesia fino a Castel di Sangro ha incontrato il favore della Tua, che non solo in questi anni ha investito in opere di potenziamento dello scalo di Castel di Sangro, a Piazzano e nello scalo ferroviario di Fossacesia, ma ha anche un suo progetto per rimettere in piedi la linea, ritenuta strategica. A ricordarlo è stato Florindo Fedele, presente in sostituzione del presidente della società di trasporto, Gabriele De Angelis. Si chiama Treno dei due Mari, Adriatico e Tirreno che, per la verità, è già in uso su un altro treno che collega le due sponde nelle Marche, come ha sottolineato nel suo intervento il sindaco di Paglieta, Ernesto Graziani. Abbiamo il dovere di migliorare le infrastrutture di questa regione e un turismo che, con tutta franchezza, è un disastro ha rimarcato in conclusione Bonanni. E' stata lanciata la proposta per l'istituzione di un Comitato di monitoraggio permanente tra Regione, TUA e i sindaci della vallata, che ha raccolto il parere favorevole dei presenti.