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Data: 13/04/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Treni veloci, L’Aquila alza la voce. Il consiglio comunale ha approvato una mozione che impegna il presidente Tinari e il sindaco Biondi a sostenere un altro progetto. Sinergia con Teramo: «Idea di cent’anni fa»

Si punta sullo studio già pronto per il collegamento di Passo Corese “Città di persone” ha raccolto 8.500 firme. Il nodo è anche tecnico


L'Aquila non può essere esclusa dal progetto di collegamento ferroviario diretto Pescara-Roma. Ieri il consiglio comunale ha approvato con 24 voti favorevoli una mozione che «scaturisce dall'orientamento del governo di realizzare un piano di infrastrutture ferroviarie strategiche, ed in particolare la tratta ad alta velocità Pescara-Roma, senza prevedere un collegamento con la città dell'Aquila». «Ritenuto indispensabile anche l'inserimento del collegamento ferroviario diretto Roma-L'Aquila-Teramo-costa adriatica - recita il documento - al fine di uno sviluppo armonico della regione e di una facilità d'avvicinamento tra L'Aquila e Roma, considerato il dibattito in città e le proposte formulate dal tavolo tecnico, il consiglio comunale impegna: il presidente Tinari ad attivarsi affinché altri consigli delle province dell'Aquila e di Teramo condividano provvedimenti simili; il sindaco dell'Aquila affinché si faccia parte attiva al fine di ottenere l'inserimento della idea progettuale nel programma delle opere pubbliche strategiche e per evitare, così, l'ulteriore marginalizzazione sociale ed economica della città capoluogo di Regione. Ancora: il sindaco a sottoporre all'attenzione della giunta regionale e della Conferenza Stato-Regioni lo studio di prefattibilità tecnico-economica sulla linea ferroviaria veloce Roma-L'Aquila-Pescara e a sottoporre all'attenzione della giunta regionale e della Conferenza Stato-Regioni, l'attuazione dell'iniziativa military mobility potenziando a fini militari e logistici le linee esistenti Pescara-L'Aquila-Rieti al fine di raccordarle sull'Adriatico al porto di Ortona e sul Tirreno ai porti di Civitavecchia e Fiumicino».
LA SEDUTA Alla seduta straordinaria non hanno preso parte il sindaco Biondi (impegnato a Roma) e il presidente della Regione, Marco Marsilio. Un consiglio sollecitato dai consiglieri Lelio De Santis e Ferdinando Colantoni alla luce della petizione che ha totalizzato fino a oggi 8.500 firme proposte dall'associazione Città di Persone rappresentata da Roberta Gargano. Quest'ultima ha osservato che il progetto proposto dal governo non è peraltro praticabile in quanto la tratta proposta supera la pendenza di 1,5% prevista per il trasporto merci. Al contrario, lo studio di pre-fattibilità alternativo prevede un percorso più dolce passando per Passo Corese nel Reatino. Il parlamentare Luigi D'Eramo si è impegnato a promuovere la partecipazione del vice ministro ai Trasporti ad un tavolo tecnico. D'Eramo ha lanciato inoltre un appello alla responsabilità esortando tutti gli attori dei territori a superare le logiche campanilistiche. Dal canto proprio, il vice presidente del Consiglio regionale, Roberto Santangelo, ha fatto cenno ai 13 miliardi presenti nel programma europeo per la sicurezza militare, la logistica e le infrastrutture della Military Mobility Initiative. Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci ha sottolineato che lo studio di fattibilità reti Ten-T risulterebbe piuttosto impattante con circa 70 chilometri di gallerie oltre che costoso oltre 7 miliardi di euro con tempi lunghi: circa 8 anni.

13 aprile 2021 il messaggero


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