Condividi: Bookmark and Share
Stampa:
Data: 14/07/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Treni, tutti i dubbi sulla vecchia tratta Il futuro dell'ex tracciato della Sangritana è ancora un rebus Marongiu (Pd): «Dove è finita la ciclopedonale annunciata?»

LANCIANO Agli entusiasmi per la ripartenza del treno turistico in Val di Sangro seguono le incertezze sul futuro dell'ex tracciato della ferrovia Sangritana che collega la costa all'entroterra, da San Vito Marina a Lanciano, passando per Treglio per proseguire a Castel Frentano e scendere a Piane d'Archi. Uno storico tracciato che ha visto brillare lo scomparso multicolore Treno della Valle. Già un anno fa era stato annunciato un progetto per trasformare i vecchi binari in una lunga ed attrattiva ciclopedonale, ma se ne sono perse le tracce. L'interrogativo viene riproposto da Leo Marongiu, consigliere comunale di Lanciano e segretario provinciale del Pd. «Lo sviluppo della ciclopedonale della Costa dei Trabocchi e la contestuale ripresa delle attività ferroviarie sulla dorsale ex Sangritana dice Marongiu - devono immediatamente interrogare la Regione e Tua sulla destinazione dell'ex tracciato a Lanciano che altrimenti rimarrebbe bypassata a costa e valle, assieme ad altri comuni. Dopo sollecitazioni dell'amministrazione di Mario Pupillo e dei sindaci, che avevano partecipato a numerosi incontri tecnici ed avevano proposto una scheda progettuale volta a rigenerare il tracciato su mobilità dolce, il 21 aprile 2021 l'assessore regionale all'Urbanistica e Territorio Nicola Campitelli aveva risposto ai sindaci sulla circostanza che erano state avviate le procedure di riconversione dell'ex tracciato, con studio di fattibilità del costo di 3,8 milioni di euro per rigenerare il tratto da San Vito a Castel Frentano su mobilità lenta».
IL DESTINO -Passato oltre un anno altre novità non ve ne sono. «Viene naturale chiedere che destino avrà il tracciato Castel Frentano - Lanciano - Treglio San Vito - aggiunge Marongiu - un percorso che, oltre ad una funzione turistica, avrebbe anche un potente utilizzo di mobilità alternativa collegando il popoloso quartiere Santa Rita al centro di Lanciano. Il Governo regionale, che ha potuto contare su progetti precedentemente avviati e finanziati, dovrebbe chiarire definitivamente quali sono le decisioni. Si realizzerà la ciclovia come scritto dall'assessore Campitelli, oppure l'intenzione è quella del recupero come ferrovia turistica con ulteriori investimenti?». L'assessore Campitelli, che ha in animo di creare ciclopedonali a pettine, partendo dalla costa, aveva rassicurato: «È stato dato incarico a uno studio di architettura per la redazione della fattibilità tecnica - economica in raccordo con altri progetti già programmati e in fase di realizzazione per la mobilità sostenibile. Studio rimesso a novembre 2020 e trasmesso al ministero della Transizione ecologica che sta definendo la procedura per un accordo di programma per la definitiva approvazione con un finanziamento di 10 milioni di euro. Un intervento è proprio la trasformazione dell'ex tracciato ferroviario lungo 23,4 km. La Regione ha trasmesso la scheda da inserire nel Pnrr per l'infrastrutturazione di una pista ciclabile lungo la costa dei Trabocchi e connessione con le aree interne per 50 milioni di euro».
I NODI -A Lanciano intanto restano intatte criticità come il passaggio a livello di via del Mancino, privo di marciapiedi e sicurezza e il Terminal Bus non completato. «A breve ci sarà un incontro col presidente di Tua Gianfranco Giuliante dice il sindaco Filippo Paolini -. Chiederò anche di avere a disposizione il parcheggio dei bus Tua, nell'ex stazione, perché vogliamo metterci le giostre dei bambini per le feste, liberando piazza D'Amico. C'è necessità di parcheggi per chi viene a fare shopping sostenendo l'economia».

www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it