Data: 09/04/2021
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Treni, qualità dei servizi da migliorare Il Tar: «Trattate anche con gli utenti» È questo il messaggio che è arrivato alla Regione attraverso una sentenza del Tar Abruzzo, in seguito ad una diffida presentata nel 2015 da Federconsumatori Abruzzo
PESCARA Se alzi il prezzo del biglietto, nel caso parliamo di quelli di Trenitalia, come contropartita devi offrire una migliore qualità nei servizi. È questo il messaggio che è arrivato alla Regione attraverso una sentenza del Tar Abruzzo, in seguito ad una diffida presentata nel 2015 da Federconsumatori Abruzzo, con il sostegno di altre associazioni a tutela dei consumatori della regione. Per il momento sugli utenti non vi sarà nessun tipo di ricaduta, però ora, ammesso che non vi sia un ricorso al Consiglio di Stato, la Regione sarà obbligata a rispettare la sentenza e a rimodulare il contratto di servizio con Trenitalia. In più, dopo il pronunciamento del Tar, d'ora in avanti ogni volta che un ente locale sottoscriverà un contratto per offrire un servizio alla collettività, dovrà coinvolgere le associazioni dei consumatori. Inoltre, dovrà anche prevedere un finanziamento per le attività di queste associazioni. DECISIONE La decisione del Tar è stata illustrata ieri, nella sede del Dopolavoro ferroviario, da Tino Di Cicco, responsabile dell'osservatorio mobilità di Federconsumatori, dal presidente dell'associazione, Antonio Terenzi, da Luigi Di Corcia, coordinatore della consulta regionale consumatori e utenti Abruzzo, e da Franco Venni, presidente di Arco. «Con questa sentenza ha sottolineato infatti, con soddisfazione, Di Cicco nei prossimi anni le associazioni dei consumatori potranno svolgere un ruolo enormemente superiore a quello svolto fino ad oggi nella società, con vantaggi per tutti i cittadini». Di fatto, una novità poiché se è vero che era già tutto contenuto in una legge, la 244 del 2007 inserita nella legge Finanziaria del 2008, «è altrettanto vero che non era mai stata applicata. La sentenza del Tar dell'Aquila, in questo senso, è la prima in Italia. E per noi è motivo di orgoglio». RACCONTO Tutto nasce, racconta ancora Di Cicco, «quando presentammo una diffida all'allora presidente della Regione, D'Alfonso, facendogli notare che c'era questa legge da applicare. Il nostro invito però non suscitò nessun effetto e dunque, nel gennaio del 2017, presentammo il ricorso al Tar dell'Aquila, del quale la sentenza è stata pubblicata il 26 marzo scorso. Quello che inoltre vogliamo sottolineare è che la tariffa che si applica per i servizi offerti ai cittadini, non può scaturire solo da un equilibrio economico, ma, appunto, deve essere collegata anche al miglioramento della qualità del servizio offerto e al recupero dell'efficienza. In inglese, si tratta del metodo Price-cup». Tra gli effetti della sentenza del Tar, anche che in ogni contratto di servizio firmato dagli enti locali dovrà essere previsto nel capitolato un costo specifico per le attività di controllo, le quali dovranno essere effettuate per la verifica del rispetto dei parametri previsti. In particolare, la legge del 2007 stabilisce una sessione annuale di verifica del funzionamento dei servizi tra ente locale, gestori dei servizi ed associazioni dei consumatori nella quale si dia conto dei reclami». |
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