Data: 02/09/2022
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Treni più moderni e veloci lungo la linea adriatica Il senatore Luciano D'Alfonso annuncia il progetto voluto dal ministro Giovannini
PESCARA Un'ora in meno di percorrenza sulla tratta ferroviaria Bologna-Bari. Non siamo ancora all'Alta velocità, ma la notizia diffusa ieri dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, è di quelle attese da tempo. La progettazione dell'opera, già definita da Rfi, è stata trasmessa dal Dicastero ai presidenti delle Regioni interessate: Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Molise e Puglia. Con le ultime tre il presidente Marsilio aveva stipulato una intesa a quattro nel 2020, proprio per rafforzare il potere contrattuale dei territori che si affacciano sulla dorsale adriatica, e compensare il gap infrastrutturale rispetto a quella Tirrenica-centrale. Ma nel dare notizia della definizione del progetto (l'opera costerà 8,5miliardi di euro), è il senatore del Pd Luciano D'Alfonso, già governatore della Regione e oggi candidato alla Camera dei deputati, a ricordare in una lettera ai sindaci l'origine e la complessità di questa lunga storia.
PROCESSO
Come il processo di inserimento della regione Abruzzo, avviato nel 2014, all'interno dei corridoi Transeuropei, con l'obiettivo di includere nella rete centrale Ten-T l'intera dorsale adriatica. Un anno dopo, il 28 ottobre 2015, il Parlamento europeo in seduta plenaria approva il completamento del Corridoio Baltito-Adriatico, includendo l'anello mancante Ancona-Pescara-Bari. «Un risultato storico sottolinea D'Alfonso che si è confermato e concretizzato nelle nuove mappe geografiche della Rete Transeuropea presentata il 14 dicembre scorso dal Commissario per i Trasporti, Adina Valea. Così ricorda ancora il senatore dem - l'Abruzzo risulta ora attraversato dal Corridoio Baltico-Adriatico con la direttrice sia ferroviaria che autostradale, classificata extender core network. Allo stesso tempo, la linea ferroviaria Roma-Pescara, l'aeroporto d'Abruzzo, l'interporto di Manoppello, le autostrade A24 e A25, sono classificati comprehensive network. Infine il porto di Ortona entra per la prima volta nella rete europea con le caratteristiche di terminal stradale-ferroviario».
Tutti passaggi non avvenuti per caso, ma frutto di lunghe contrattazioni e battaglie ingaggiate anche dalla Regione in sede di Parlamento europeo, che oggi ripartono con la grande occasione del Pnrr, ritenuta da D'Alfonso «tra le maggiori opportunità di sviluppo per l'Abruzzo». Concetti ripresi dallo stesso ministro Giovannini nella nota diffusa ieri: «L'investimento sulla linea ferroviaria adriatica si inquadra nel vasto programma di potenziamento del trasporto ferroviario, passeggeri e merci che abbiamo definito nel corso degli ultimi 18 mesi e finanziato con il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e con fondi nazionali. Per troppo tempo osserva il ministro il versante adriatico del nostro Paese è stato trascurato, ma con questo progetto, condiviso da tutti i presidenti delle Regioni coinvolte, si avvia un cambiamento profondo che, insieme con gli interventi sulle tratte Napoli-Bari, Roma-Pescara e Orte-Falconara, consentirà di superare divari storici. In Abruzzo previsti due by-pass ad Alba Adriatica e Ortona».
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