E’ caos legislativo e di proposta per il trasporto su gomma. Quando tutto lasciava presagire l’avvio delle procedure per il bando di gara per un concessionario unico, l’assessore ai trasporti, Vincenzo Niro, ha ritenuto presentare la proposta con la quale il territorio molisano non sarà affidato a un concessionario unico ma lo stesso diviso in due lotti. Ovvero, dovrebbero essere due i concessionari o, uno stesso concessionario, avere due zone. Ma su questa proposta si è incrinata la stessa maggioranza regionale. Perché dividere un territorio già di per se piccolo in due lotti? E i due lotti avrebbero i confini delle due province? Il caos che si andrebbe a generare sarebbe oltremodo reale. Pensate solo a quale concessionario verrebbe in mente di andare a gestire una fetta di territorio piccola come quella della provincia di Isernia. Con micro comuni e, dunque, con pochi pendolari. Corse che risulterebbero non copribili e, dunque, con il rischio di abbandonare ulteriormente le aree più interne invece di garantire un servizio sociale come quello del trasporto pubblico. Ancora. E come si farebbe con i viaggiatori da un capo all’altro delle due frazioni del territorio? Potrebbero salire sul pullman oppure no. E chi dovrà pagare la differenza? Da qui il rinvio della proposta in commissione. E nella proposta, però, c’era anche la cancellazione della clausola per il trasporto urbano. Ovvero di non assegnare fondi ai comuni di Campobasso e Isernia perché inadempienti con il bando di gara. Perché legare le due cose impedendo la modifica di questo ultimo passaggio?