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Data: 02/01/2021
Testata Giornalistica: CBLIVE
    CBLIVE

Trasporto pubblico, l’ATM non paga i dipendenti. Dopo vent'anni di disagio la Regione prende posizione e comunica la possibilità di risoluzione contrattuale

A breve torneremo a spostarci ed i ragazzi torneranno a scuola, ma in Molise il trasporto pubblico mostra criticità. Mentre la Regione ha recentemente pubblicato un avviso pubblico per implementare il servizio di trasporto locale, l’ Azienda Trasporti Molisana (ATM) non paga i suoi dipendenti. L’ennesima segnalazione è giunta poco prima di Natale, i lavoratori Atm hanno formalmente denunciato (e per la quarta volta consecutiva) il mancato pagamento della retribuzione nonché la mancata e puntale consegna delle relative buste paga ai dipendenti.
 
Finalmente però la Regione sembra prendere una posizione: già i primi di dicembre l’Assessore aveva allertato i legali rappresentati di ATM, affermando che in assenza di garanzia dell’impresa nel pagare nell’immediato tutti i lavoratori, la Regione Molise avrebbe esercitato il proprio potere sostitutivo che gli consente di pagare direttamente i lavoratori in luogo dell’affidatario del contratto di servizio. Ed ora, pochi giorni fa, il Direttore del Servizio del IV dipartimento della Regione, Dott.ssa Dina Verrecchia, ha inoltrato formalmente all’impresa un chiaro “ultimatum” affinché provveda entro quindici giorni al pagamento di quanto dovuto ai lavoratori.
 
Soddisfatti i sindacati dei lavoratori, Filt Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti – Ugl autoferro, che sottolineano come mai fino ad ora la Regione fosse arrivata a minacciare formalmente la risoluzione contrattuale. Questa nota formale, – si legge nel comunicato sindacale- costituisce decisamente un fatto nuovo rispetto ad una situazione che si trascina stancamente da oltre vent’anni. Risalgono infatti agli inizi degli anni 2000 i primi Decreti ingiuntivi con i quali i lavoratori dell’ATM, stanchi degli inaccettabili ritardi nei pagamenti, avevano cominciato a ribellarsi a questi comportamenti illeciti, ma mai fino ad ora avevano riscontrato una presa di posizione e un sostegno formale così perentorio da parte dell’Ente Regione.

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