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Data: 06/11/2019
Testata Giornalistica: PRIMO PIANO MOLISE
    PRIMO PIANO MOLISE

Trasporto pubblico: il gestore unico costa sette milioni in più. La relazione del gruppo di lavoro al vaglio degli stakeholder

CAMPOBASSO. Se dovesse prevalere l’ipotesi del lotto unico, nell’annosa questione del bando di gara per il trasporto pubblico, toccherà faticare e non poco per trovare i sette milioni e mezzo in più che serviranno. Un ulteriore problema, quindi, e non di poco conto visto che l’aspetto economico – e le implicazioni che ne derivano - è fra i macro fattori più impattanti sul settore che, nelle previsioni, dovrà ottimizzare i costi, aumentare il parco auto e innalzare la qualità del servizio. Le relazioni presentate ieri mattina - nella sala del parlamentino a Palazzo Vitale - dal gruppo di lavoro che sta vagliando lo stato dell’arte di un sistema che ha ‘somma urgenza’ di essere tarato su nuovi standard e su necessità che dal 2012 (anno al quale risale l’ultimo Piano dei trasporti regionali) sono ormai diventate impellenti, si focalizzano su quella che nelle intenzioni dell’assessore Vincenzo Niro dovrà essere una vera e propria rivoluzione in favore dei diritti dei cittadini-utenti. Gli atti redatti dal gruppo di lavoro, del quale fanno parte i professori De Luca (università di Salerno), Gallo (università di Benevento), Matteucci (università di Roma) e dall’avvocato Pollini - propedeutici alla gara il cui bando sarà pubblicato entro la fine di novembre, al massimo prima di Natale - saranno pubblicati sul sito della Regione Molise entro dopodomani per consentire agli stakeholder la presa in carico, l’analisi e le eventuali valutazioni che saranno oggetto, successivamente, dell’attenzione del gruppo di studio. Un momento partecipativo, quello della consultazione pubblica, al quale ieri mattina hanno partecipato i rappresentanti sindacali e i gestori del servizio. Poco più di undici milioni di chilometri su base annua, questo il range stabilito e sul quale si andrà a gara ma al momento l’attenzione resta focalizzata su due punti fondamentali: il costo standard e la possibilità di dividere in due, anche tre lotti, l’affidamento del servizio. Novità che devono essere calate su un Molise assai diverso da quello fotografato nel 2012: lo spopolamento, il progressivo invecchiamento della popolazione, la necessità di potenziare alcune tratte e in precisi orario a discapito di altre lungo le quali viaggiano enormi bus con pochi passeggeri. Nei fatti questi argomenti diventano una sorta di perimetro entro il quale disegnare il nuovo servizio che includerà anche l’utilizzo di bus a chiamata, di mezzi con meno posti lì dove le tratte non sono particolarmente frequentate con il conseguente rilancio di quei percorsi che invece dimostrano particolari necessità. Sull’orografia della regione, sull’analisi del numero dei pendolari e delle tratte più ‘battute’, sulle evidenze economiche, sull’improrogabilità di rinnovare il parco automezzi e di innalzare la qualità, il gruppo di lavoro si è concentrato. «La relazione è stata già inviata all’Autorità di regolazione dei Trasporti – spiega l’assessore Niro – e sarà poi implementata dalle osservazioni degli stakeholder che perverranno entro i prossimi 5 giorni. Stiamo lavorando per rispettare i tempi, dal 2012 ad oggi si è brancolato nel buio. Mi auguro che con questo primo atto, affidare ad un nuovo sistema la gestione del trasporto, si metta fine alle criticità che noi stessi, non solo i cittadini, abbiamo rilevato. Comprese quelle che riguardano gli aspetti finanziari, che non sono di certo secondari. Siamo trattati male nel riparto del Governo: rispetto al plafond generale, a noi viene ripartito ancora, di quel monte di 3 miliardi e oltre, lo 0,71%. Quest’anno abbiamo scongiurato le penalizzazioni ma entro i termini stabiliti dobbiamo arrivare alla soluzione del problema ». Sulle possibilità che si arrivi ad un secondo lotto, Niro puntualizza. «Nel 2011 la norma imponeva il gestore unico: a quella data secondo me va contestualizzata la scelta del Consiglio regionale di allora. Purtroppo questo dato per noi poco importa: lotto unico, doppio lotto, dovranno dircelo i tecnici tenendo conto che l’obiettivo che abbiamo dato loro è quello di innalzare il servizio qualitativo, la funzionalità, evitando sovrapposizioni e ottimizzando il sistema finanziario. Il secondo lotto apre ad una possibilità maggiore di partecipazione e questo significa concorrenza sul prezzo e maggiore funzionalità ».


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