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Data: 06/02/2024
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Trasporto pubblico gratis D'Amico rilancia l'idea: «I costi sono sostenibili»

PESCARA Luciano D'Amico rilancia il trasporto gratuito regionale. Ieri ha incontrato i lavoratori dei trasporti, con cui si è intrattenuto a lungo per ascoltare dalla loro viva voce le difficoltà che vivono ogni giorno e per confrontarsi con loro sulle proposte e i progetti contenuti nel programma della coalizione Patto per l'Abruzzo. «Mi fa sicuramente piacere tornare a parlare di trasporto pubblico nella nostra regione», ha detto D'Amico, «Quello che sembra essere mancato in questi ultimi anni è una visione volta a garantire un servizio efficiente per la cittadinanza e un sostegno nello sviluppo economico del nostro territorio, che porti anche quel passo in avanti verso la transizione ecologica di cui la nostra regione ha un assoluto bisogno».«Ed è su questi punti», precisa, «che si deve implementare il trasporto pubblico locale e un servizio strategico di collegamento merci su ferro, che sostenga le nostre zone industrializzate attraverso collegamenti mirati. Per esempio tra la zona industriale Val di Sangro verso il nord Italia e, quindi, le porte d'Europa». D'Amico ritiene prioritario «pensare all'innovazione sostenibile che guardi anche all'utilizzo dell'idrogeno. Con questi tre pilastri si garantisce lo sviluppo, anche economico, della nostra regione, tenendo ben saldi i principi di servizio e sostenibilità che oggi sono indispensabili».L'incontro è stata anche l'occasione per parlare della proposta del Trasporto pubblico locale gratuito in tutta la regione Abruzzo. «Una manovra possibile che attueremo», spiega ancora D'Amico, «lo faremo perché risponde a tre distinte esigenze di fondamentale importanza: sociale, ambientale ed economica. Il costo dell'intera operazione per la totalità della regione Abruzzo è stimabile in circa 30 milioni di euro, pari all'incasso da bigliettazione di tutto il Tpl regionale, sia quello su gomma, sia quello su ferro, e rappresenta meno del 20% del totale costo del servizio, già ampiamente finanziato sia con fondi nazionali che regionali. Tale costo», conclude, «può trovare copertura nella eliminazione dei costi connessi alla emissione dei biglietti e alla connessa verifica, in un progressivo recupero di efficienza da proporre a tutti gli operatori, in una accurata revisione della spesa e nella riduzione dei finanziamenti a pioggia».

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