Data: 04/01/2021
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Trasporti, protestano i sindacati. Cgil, Cisl e Uil annunciano la mobilitazione: tagli al bilancio e niente contratti
Franco Rolandi (Filt Cgil), Amelio Angelucci (Fit Cisl) e Giuseppe Murinni (Uiltrasporti) «Il bilancio di previsione della Regione non ha le caratteristiche necessarie ad affrontare i prossimi mesi con la necessaria strategia politica» PESCARA Il 2021 rischia di essere un altro anno difficile per il trasporto pubblico abruzzese, tra tagli in bilancio e mancato rinnovo del contratto nazionale. Ad affermarlo sono le segreterie regionali dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, che annunciano una «fase di mobilitazione dei lavoratori già in questo mese di gennaio». «Il bilancio di previsione della Regione non ha le caratteristiche necessarie ad affrontare i prossimi mesi con la necessaria strategia politica», dichiarano in una nota congiunta Franco Rolandi (Filt Cgil), Amelio Angelucci (Fit Cisl) e Giuseppe Murinni (Uiltrasporti). «I tagli lineari quale strumento previsionale», osservano i sindacati, sono sintomo di «un'assenza di visione di una politica che, nascondendosi dietro lo slogan del mancato aumento delle tasse, decide di non decidere. I trasporti hanno bisogno di approcci coraggiosi, senza i quali c'è il rischio concreto di soffrire oltremodo, e più di altri, gli strascichi del dopo pandemia. Un conto è parlare alla pancia della società, tecnica che non va oltre gli slogan, e un conto è parlare alla testa del tessuto sociale ed imprenditoriale, scelta che avrebbe richiesto assunzione di responsabilità anche a volte impopolare». Secondo Cgil, Cisl e Uil, altre regioni hanno confermato o aumentato i fondi per il trasporto pubblico: «Si passa dai 162 milioni confermati dalla Sicilia alla decisione della Toscana di aumentare le somme di 8 milioni e dedicarle ai servizi per la riapertura delle scuole. In Veneto, Calabria e Friuli sono stati previsti stanziamenti costanti e con carattere di priorità». Altra criticità per i sindacati è il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro: «È scaduto il 31 dicembre 2017, i lavoratori attendono ancora. Su questo chiediamo fatti concreti», concludono, «così come chiediamo concretezza alla Tua, priva di programmazione e sorda alla necessità di contemperare i risultati di bilancio con le condizioni minime di un trasporto pubblico che ottemperi ai richiami costituzionali di un servizio essenziale».
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