Data: 14/09/2019
Testata Giornalistica: IS NEWS |
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Trasporti, i sindacati incalzano l’assessore Niro: anche in Molise un servizio moderno. Le richieste di Cgil, Cisl e Uil in un documento in cui si chiedono interventi per elettrificare la rete e superare il binario unico. Ma anche assunzioni in regione
CAMPOBASSO. Elettrificazione della rete, superamento del binario unico e treni più efficienti. Sono alcune delle richieste contenute nel ‘Dossier ferrovie in Molise ’, che le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno inoltrato all’assessore regionale ai Trasporti Vincenzo Niro. Nota nella quale i sindacati evidenziano le criticità e chiedono la convocazione di un tavolo tecnico-politico. Prima criticità gli interventi sulle infrastrutture ferroviarie . Si parte dalla richiesta di riapertura della tratta ferroviaria Termoli–Campobasso, il cui servizio è stato sospeso il 9 dicembre 2016, paradossalmente proprio al termine di una serie di investimenti e di lavori di potenziamento infrastrutturale effettuati sulla linea. “Una riapertura annunciata con enfasi qualche mese fa dalla Regione – hanno dichiarato i sindacati - con tanto di indicazione di obiettivo temporale fissato per giugno 2019 (evidentemente fallito) e sulla quale vi è davvero tanta aspettativa, anche in relazione alle condizioni di estrema difficoltà in cui versa l’unica viabilità alternativa, costituita come è noto dalla statale Bifernina”. Attenzione poi alla Benevento-Campobasso, (sospesa nel 2013 e riattivata parzialmente nel 2017 solo per finalità turistiche) e alla Isernia-Sulmona, più nota come ‘Transiberiana d'Italia', in virtù delle suggestive e abbondanti nevicate che caratterizzano questa ferrovia appenninica, che collega le regioni Abruzzo e Molise. Linea pressoché inutilizzata se si esclude la tratta Sulmona-Carpinone , il cui percorso è attualmente utilizzato unicamente dai treni storici della Fondazione FS, per attirare turisti da ogni parte d’Italia. I sindacati poi puntano il dito sul superamento del binario unico, che in Molise interessa il 91% della linea ferroviaria, includendo la ‘strozzatura’ Termoli-Lesina, unico punto a binario unico dell'intera linea ferroviaria adriatica. Sempre in tema di interventi infrastrutturali ferroviari ampiamente annunciati, chieste risposte e tempi certi rispetto ai lavori di elettrificazione della tratta Roccaravindola-Campobasso, ai lavori concernenti la metropolitana leggera tra Matrice e Bojano e al piano regionale riguardante la progressiva eliminazione dei passaggi a livello . Nella nota del sindacato non manca il riferimento al contratto di servizio, sottoscritto nel 2017 per un valore economico complessivo pari a 223 milioni di euro, in scadenza nel 2023. Contratto che prevedeva investimenti sul materiale rotabile, a dir poco vetusto in regione, e alla riorganizzazione delle reti di vendita e al destino delle biglietterie situate nelle stazioni ferroviarie, partendo da quella di Isernia, “chiusa senza la consultazione delle parti sociali e dei rappresentanti dell’utenza”. Il documento di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti si chiude con la richiesta di nuove assunzioni nel gruppo FS . “L’amministratore delegato di Fs, Gianfranco Battisti – hanno chiarito i sindacati - ha annunciato che sono in arrivo oltre 4mila nuove assunzioni presso il Gruppo Ferrovie dello Stato nei settori legati al trasporto ferroviario, la logistica, nel Polo Mercitalia per il trasporto commerciale su ferrovia e nel Tpl . Riteniamo che anche il Molise debba aspirare a legittime aspettative, in termini di risposte occupazionali. E che si debba immediatamente arrestare ed invertire un trend negativo, che oggi vede le nuove immissioni di personale che si registrano nella nostra regione, riconducibili a cittadini che risiedono quasi esclusivamente in altre realtà regionali limitrofe”. “Serve una drastica inversione di tendenza e buone notizie a chi intende muoversi con treno – concludono i sindacati - per superare il quadro assai desolante con il quale gli utenti delle ferrovie molisane convivono sin dall’inaugurazione della galleria di Rocca d'Evandro. Da allora un continuo decadimento fatto solo di tagli, chiusure di linee e disservizi”. |
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