L'AQUILA Pare allontanarsi con decisione l'ipotesi di una chiusura immediata del traforo del Gran Sasso, lungo l'A24. Quella appena trascorsa potrebbe essere stata l'ultima delle tre notte di controlli con il georadar sulla calotta di entrambi i tunnel, sia su quello est che su quello ovest. I risultati sono stati oggetto del tavolo tecnico che ieri pomeriggio si è riunito, in videoconferenza: presenti il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti con il dirigente Placido Migliorino (colui che ha preteso le verifiche di sicurezza), i vertici e i tecnici di Strada dei Parchi, l'Università di Chieti-Pescara, Asl di Teramo e le altre istituzioni coinvolte. Gli esiti emersi, per stessa ammissione di Migliorino, sono confortanti. Le indagini con il georadar vengono eseguite per tutta la lunghezza delle gallerie in quattro punti differenti. E' evidente, dunque, per ogni tunnel ci sono 40 chilometri di strisciate georadar. Il punto più delicato è quello più alto, ovvero la volta. Nelle prime due nottate di controlli sono stati esaminati dodici chilometri per ogni galleria. Con l'ultima, quella appena trascorsa, si conta di arrivare a venti, ovvero al cinquanta per cento del totale. Un campione che, dunque, è molto significativo.
«Le verifiche dice Migliorino al Messaggero hanno dati esiti confortanti, sono abbastanza ottimista. Non voglio cantare vittoria prima del tempo, ma tutto ciò che abbiamo fatto fino a questo momento è andato nel verso giusto. Arrivati a venti chilometri totali, se la situazione resterà questa, fermeremo i controlli». I risultati ultimi saranno valutati nella nuova videoconferenza che si terrà domani sera, alle 20. A quel punto si potrebbe sciogliere definitivamente il nodo. Va ricordato che queste verifiche sono state avviate, con una certa urgenza, per cercare di capire se è possibile procrastinare il lavaggio preventivo delle gallerie necessario per i controlli più approfonditi, stabiliti per legge. Verifiche, queste, che il Mit avrebbe voluto fossero eseguite subito, ma l'Asl in particolare ha chiesto di rinviare a settembre-ottobre perché, comportando il lavaggio rischi di inquinamento per la falda acquifera, va sospesa l'erogazione idrica, cosa che in questo periodo estivo avrebbe provocato danni e disagi lungo la costa. In cambio del rinvio, però, il Mit, per bocca di Migliorino, ha voluto accertare la condizione di sicurezza della volta, per evitare possibili distacchi. Per le operazioni sono arrivate squadre anche da Genova. In ogni caso Strada dei Parchi ieri ha annunciato un prolungamento delle chiusure: dalle 22 di ieri e del 27, 28 e 29 alle 6 dei giorni successivi; per i veicoli provenienti da Teramo sarà disposta l'uscita obbligatoria allo svincolo di San Gabriele/Colledara. Dalle 22 di oggi e del 30 luglio alle 6 dei giorni successivi sarà disposta la chiusura della carreggiata est con direzione Teramo; per i veicoli provenienti da L'Aquila-Roma e diretti verso Teramo sarà disposta l'uscita obbligatoria allo svincolo di Assergi. Per le lunghe percorrenze e per i mezzi pesanti diretti a Teramo la società consiglia di utilizzare l'autostrada A25 Torano - Pescara per proseguire sull'A14 in direzione Giulianova/Teramo. Infine da segnalare, ieri, l'ennesima giornata infernale sull'A14, con code chilometriche in particolare tra Pescara Nord e Roseto o Atri-Pineto. Va avanti il ripristino della doppia corsia sulla tratta (fine prevista per il 31 luglio), ma laddove ancora non è avvenuto le criticità sono tante.