Condividi: Bookmark and Share
Stampa:
Data: 15/10/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Traforo del Gran Sasso con il semaforo: lunghe code e proteste. Primo giorno di disagi per chi viaggia in autostrada da Teramo e dall'Aquila

Guarda qui il servizio andato in onda sul  TGR Abruzzo https://www.filtabruzzomolise.it/multimedia/item/traforo-gran-sasso-disagi-e-lunghe-file


IL CASO
Nel primo giorno (dei prossimi 45) di senso alternato di viabilità in una sola canna del traforo del Gran Sasso, si sono registrate code di diversi chilometri davanti ai semafori collocati (con un verde di 5 minuti e un rosso di 25) nelle rispettive entrate, con un'attesa che andava dai 30 ai 60 minuti. Grandi disagi si sono manifestati soprattutto per i numerosi pendolari della provincia di Teramo, ma anche per universitari o per viaggiatori che si dirigono giornalmente nel territorio aquilano e nella Capitale. Problemi di traffico anche nel versante aquilano.
LE ALTERNATIVE
Tutto ciò quando le soluzioni alternative sono disseminate di cantieri che ne rallentano il flusso veicolare, come nel caso della Statale 80 e della A14. Il senso alternato di marcia è dovuto per le indagini geognostiche propedeutiche ai lavori di messa in sicurezza del traforo e del sistema idrico del Gran Sasso. Lucia, una pendolare della città di Teramo che lavora in un ente aquilano, ha dovuto attendere il rosso semaforico del versante Est aquilano: «Sono ripartita dall'Aquila e ho notato che già prima del tunnel c'era una coda di due chilometri. Si andava piano, a circa 60 km orari, ci si fermava di nuovo, con il verde abbiamo attraversato la canna a circa 60 km orari. Stavo a casa verso le 14, con circa 45 minuti di ritardo sulla mia tabella usale di marcia. E ieri è stata pure una bella giornata di sole, non oso immaginare quando ci impiegheremo di più con la pioggia o neve e ghiaccio». Oltretutto la sua spesa giornaliera per raggiungere il capoluogo di regione con l'utilitaria è di 21 euro, tra i sei di pedaggio e i 15 di benzina. Ed appunto in virtù di questa nuova realtà, il sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto, torna a chiedere «l'azzeramento o l'abbattimento dei pedaggi, tenendo conto che i Comuni non sono in grado di assicurare la relativa copertura finanziaria perché sarebbe impossibile per i bilanci comunali. Per questo, anche nel mio ruolo di presidente Anci Abruzzo, ritengo che debba essere trovata in capo ad enti che hanno le spalle un po' più larghe».
LE RIPERCUSSIONI
La presidente della Camera di Commercio Gran Sasso, Antonella Ballone, spiega: «Vi saranno ripercussioni economiche ancora da quantificare, certo che un'impresa ora farà i suoi conti anche in termini di attesa, sarà un lungo momento di disagio per tutti noi. Abbiamo invocato l'utilizzo della doppia canna ma ci hanno detto che non è possibile. Questi 45 giorni di viabilità alternata tra un po' di tempo faranno spazio ai lavori di messa in sicurezza che dureranno anni, pertanto quello che abbiamo visto ieri si ripeterà ancora a lungo». In questa prima fase di interventi si prevedono dei carotaggi all'interno dell'acquifero. La Ruzzo Reti dichiara che con i suoi sistemi è in grado di affrontare i prossimi 45 giorni di lavori con tranquillità. La presidente di via Dati, Alessia Cognitti, dice di confidare nei sistemi di sicurezza tecnologicamente avanzati «che negli anni abbiamo implementato per assicurare ai cittadini un approvvigionamento idrico costante e sicuro. In questi 45 giorni monitoreremo con attenzione i lavori e, in caso di criticità, aggiorneremo la popolazione in tempo reale per limitare il più possibile i disagi, ovviamente per quello che concerne il nostro ambito di competenza».

www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it