Data: 29/02/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Traffico e ciclisti, le difficoltà del filobus nelle vie cittadine. "La Verde" continua i test dentro e fuori la Strada parco rotatorie e convivenza con le bici i principali problemi
IL DEBUTTO
È trascorsa una settimana dall'inizio di test elettrici e prove di guida dei filobus elettrici che, dalla prossima estate, dovrebbero entrare in servizio sulla Strada parco, salvo sorprese del Tar che si pronuncerà il prossimo 14 giugno. "La Verde" procede a passo spedito, quindi, il suo training sul percorso Pescara-Montesilvano, con criticità in parte prevedibili, puntualmente evidenziate via social da comitati e cittadini. Impazzano sul web, negli ultimi giorni, le foto dei filobus "Van Hool Exqui.City18T" che solcano le vie della città in lungo e in largo, sia sul tracciato dedicato della Strada parco e bretelle di collegamento ai terminal, sia nel tragitto di andata e ritorno dal deposito della Tua di via San Luigi Orione.
Un po' per l'effetto novità e un po' per l'obiettiva grandezza dei mezzi, i torpedoni lunghi 18,61 metri e larghi circa tre appaiono spesso in difficoltà nella viabilità ordinaria e nel traffico cittadino. Dopo l'intoppo d'esordio alla rotatoria di viale Marconi-via Conte, emerge la difficile convivenza del mezzo con le biciclette lungo la carreggiata promiscua della Tiburtina. Nel filmato si vede il filobus in difficoltà nel superare un ciclista che percorre la corsia riservata. A causa della lunghezza del mezzo snodato, l'autista è costretto a rallentare fino a mantenere la velocità della bici, in attesa delle condizioni di sicurezza per il sorpasso.
I NODI
La questione è se l'andirivieni dei filobus mattutino e serale, tra il deposito di via Orione e la Strada parco, possa costituire ulteriore aggravio del traffico, considerando anche le dimensioni importanti che costituiranno non pochi problemi in particolari tratti angusti. Tra le critiche più aspre, quella del presidente del comitato Strada Parco Bene Comune: «La filovia di Pescara è palesemente fallita prima ancora di nascere ha scritto Ivano Angiolelli in un post - a causa di un progetto nato morto e abortito nel 1993, come dimostrano in modo inconfutabile i test memorabili in corso sul corridoio verde e sulle strade troppo strette da percorrere in promiscuità nei tratti non elettrificati. I video virali che circolano in rete stanno lì a dimostrarlo in modalità irreversibile. Il trasporto rapido di massa non potrà essere garantito a Pescara dal treno su gomma instradato sui principali viali inadeguati della città. Occorreranno progetti alternativi meglio praticabili e sostenibili. Signori, prego, si scende. Tutti insieme, ordinatamente, al capolinea che non c'è. Buon mercoledì di pessimo mercato scippato alla sua dignitosa sopravvivenza».
L'intoppo della rotatoria di viale Marconi, invece, da ieri è stato aggirato deviando il mezzo verso viale d'Annunzio-ponte Risorgimento, dove La Verde è transitata tra lo stupore dei passanti. Sui tragitti extra tracciato filoviario e altri particolari tecnici, la spiegazione di Patrizio Gobeo, segretario trasporti della Cgil: «I filobus, terminato il servizio, rientreranno nel deposito della Tua seguendo un percorso fino ad ora non ancora predefinito. Per la loro autonomia nelle tratte fuori della rete elettrificata non c'è bisogno della ricarica in particolari postazioni, in quanto la stessa avverrà in automatico all'atto del collegamento del bus al pantografo. Vorrei sottolineare, però, che in questi giorni stanno circolando molte notizie senza una fonte minima di verità. Intanto, la lunghezza di questi filobus è la stessa dei classici snodati, e non mi sembra che qualcuno si sia lamentato quando nelle ore di punta li utilizziamo per le corse studentesche. Sul filobus che non riusciva a superare il ciclista, mi è stato riferito dagli autisti che pretestuosamente c'erano delle persone in moto che rallentavano la marcia del mezzo e altri dietro che filmavano col telefonino».
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