Data: 16/02/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
|||||||||||
|
|||||||||||
Traffici tra Tirreno e Adriatico. Civitavecchia guarda a Brindisi. L'Abruzzo perde terreno sul progetto di trasversalità
PESCARA C'è qualcosa che si muove tra le due sponde del Tirreno e dell'Adriatico. Ma lontano dall'Abruzzo. Il 7 febbraio scorso, il presidente dell'Autorità portuale di Civitavecchia Francesco Maria di Majo, ha annunciato, in un convegno al quale ha partecipato il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ("Un nuovo bilancio europeo all'altezza delle sfide per l'occupazione, la crescita e la sostenibilità" promosso dal Parlamento europeo e dalla Commissione europea, in occasione dei negoziati sul nuovo Quadro Finanziario Pluriennale 2021-2027), un progetto di corridoio stradale ecosostenibile tra i porti di Civitavecchia e Brindisi, grazie al quale potranno viaggiare, prevalentemente, Tir alimentati a gas naturale liquefatto (GNL) o a gas di petrolio liquefatto (GPL), «contribuendo, in tal modo», ha spiegato di Majo, «alla riduzione delle emissioni inquinanti, che rappresenta uno dei capisaldi della politica europea». Il progetto è realizzato d'intesa con il presidente dell'Autorità del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, in virtù dell'accordo di collaborazione tra le due Autorità portuali sottoscritto il 30 agosto 2018. Chi ha seguito le vicende della portualità abruzzese, vede non poche affinità tra quel progetto e quello di trasversalità est-ovest (illustrato in diversi studi da Antonio Nervegna e Euclide Di Pretoro) che le organizzazioni imprenditoriali abruzzesi, i sindacati, alcune forze politiche stanno chiedendo, da tempo, alla politica di realizzare per mettere finalmente a sistema i porti abruzzesi con quello di Civitavecchia, sulla base di due intese firmate dalle regioni Abruzzo e Lazio ormai qualche anno fa.Nello stesso intervento al convegno europeo, di Majo ha ricordato che a Bruxelles è in corso la procedura di revisione delle reti TEN-T. Una revisione, ha detto di Majo «cruciale per il porto di Civitavecchia al fine del suo inserimento nella rete "core" quale porto della capitale, dalla quale, unico porto di una capitale europea, è stato purtroppo escluso in fase di adozione del Regolamento 1315/2013». Alla vigilia del processo di revisione, la commissione europea aveva aperto una consultazione pubblica tra tutti gli attori interessati, alla quale ha partecipato anche la Regione Abruzzo. In quell'occasione il governatore Marco Marsilio sollecitò di nuovo l'allungamento del corridoio Ten-T tra Ancona e Bari. E qualche settimana dopo, a dicembre 2019, firmando un'intesa con l'autorità portuale di Ancona (della quale fanno parte Pescara e Ortona) dichiarava «fondamentale», lavorare per l'istituzione di una diramazione del Corridoio Mediterraneo (o corridoio V) che dalla Penisola Iberica porta ai Balcani. Buone intenzioni in attesa di sviluppi. |
|||||||||||
www.filtabruzzomolise.it ~ cgil@filtabruzzomolise.it |