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Data: 20/04/2020
Testata Giornalistica: PRIMO NUMERO

Toma porta piano da 58 mln, bocciata pregiudiziale su Consiglio illegittimo. Opposizioni annunciano ricorso. Colpo di scena: FdI prende le distanze dal Governatore

Iorio assieme a Fanelli (Pd) e Greco (5 Stelle) chiedono di bloccare tutto sostenendo che la maggioranza sia illegittima, ma il Governatore è intenzionato ad andare avanti con il voto sulla Finanziaria e la manovra da 58 milioni di euro. Ma arriva la presa di distanza di Fratelli d'Italia (il partito del sottosegretario Pallante) che invita Toma a ripensarci. Questo dopo la nomina di Maurizio Tiberio assessore con un decreto pubblicato poco prima dell'inizio dei lavori in Aula. La giornata comincia fra colpi di scena e confusione generale


Una pregiudiziale per fare chiarezza sulla legittimità della seduta del Consiglio regionale riunito da questa mattina – 20 aprile – per la sessione bilancio: viene presentata da Michele Iorio (centrodestra), Micaela Fanelli (Pd) e Andre Greco (M5S) per provare a bloccare i lavori dell’assise che dovrà discutere anche la delibera da 58 milioni di euro per far ripartire il Molise nella fase 2, quella della ripresa economica dopo il blocco dovuto all’emergenza sanitaria legata all’epidemia da covid-19. “Un piano di sostegno per famiglie, lavoratori e partite iva e di rilancio per commercianti artigiani e piccole e medie imprese senza precedenti nella storia della nostra regione”, evidenzia il presidente Toma in una nota inviata alla stampa. “58 milioni di euro per ripartire: 45 per le attività produttive, 6,2 ai lavoratori, 3 per l’inclusione sociale, 2,9 per le famiglie, 1 per la sanità”. Poi avverte: “Adesso la scelta è chiara: chi sostiene questo piano sta dalla parte del Molise. Chi è contro ne vuole il male. Mi batterò testa, cuore, anima e corpo affinché con questi soldi la nostra terra viva un nuovo inizio”.

L’assenza della Giunta regionale al completo dopo le dimissioni di quattro assessori (tornati a sedere nell’assise regionale da consiglieri ‘semplici) e la nomina da parte di Toma di Maurizio Tiberio come assessore (senza deleghe) con un decreto pubblicato stamane (20 aprile) sul sito della Regione Molise mandano in tilt i lavori. “Ritengo che questa seduta del Consiglio regionale sia illegittima, siamo esposti al pericolo di ricorsi – mette in guardia l’ex governatore Michele Iorio – dal momento che abbiamo ricevuto una notifica (o meglio un atto di significazione) di alcuni consiglieri che hanno posto una sostanziale dubbio di illegittimità su quanto stiamo facendo”. Il riferimento è al ricorso presentato al Tar da Antonio Tedeschi e Massimiliano Scarabeo, ex consiglieri regionali estromessi per il rientro in Aula di due assessori dimissionari Vincenzo Niro (Popolari) e Nicola Cavaliere (Forza Italia). Iorio, uno dei dissidenti della maggioranza, chiede “di sospendere le attività e di rinviare la seduta prima di chiarire tutte le questione sollevate: non esiste la giunta regionale (azzerata giovedì scorso, ndr), la nomina di un solo assessore (Maurizio Tiberio, ndr) non garantisce la presenza di un organismo collegiale e non è chiaro se gli ex assessori possono coprire la carica di consigliere regionale”. Inoltre, a suo avviso, “la legge non può essere utilizzare per correggere la platea dei votanti a seconda del momento politico”. E “se oggi continuiamo i lavori il Consiglio con i nuovi consiglieri – insiste Iorio – si apre una questione di illegittima costituzionale che andava chiarita anche con altri organismi, bisogna eliminare ogni tipo di dubbio sul bilancio e sulle leggi finanziarie”. La pregiudiziale non passa: 8 i voti favorevoli, 12 i contrari. La maggioranza fa quadrato attorno al suo presidente. Tuttavia, lo scenario è sempre più confuso. Intorno alle 13 l’ennesimo colpo di scena: il coordinatore di Fratelli d’Italia Filoteo Di Sandro prende le distanze da Toma e forse anche da Quintino Pallante, eletto con il partito di Giorgia Meloni e attuale sottosegretario. “In riferimento a tutto quello che sta accadendo in Regione Molise (azzeramento della giunta, modalità di approvazione del bilancio, eliminazione della surroga per gli assessori) Fratelli d’Italia prende distanza politica e sottolinea che in un momento delicato ed emergenziale legato alla diffusione del coronavirus nella nostra realtà, si dovevano evitare manovre politiche incomprensibili che vanno a danno di tutta la nostra realtà; tra l’altro per quanto riguarda l’introduzione della norma per l’abolizione della surroga agli assessori in carica, Fratelli d’Italia esprime la propria più assoluta contrarietà in quanto la stessa è non solo illegittima, ma una decisione politica unilaterale che al contrario andrebbe concordata con i partiti; tutte queste situazioni create non fanno altro che acuire i contrasti interni nel centrodestra con ricorsi, controricorsi, ecc. tutto a danno della nostra collettività”. Anche Di Sandro auspica un “ripensamento del presidente Toma ed auspico un confronto politico, più volte richiesto, anche su tali argomenti. Nell’esprimere solidarietà ai consiglieri regionali al momento esclusi, e tra questi anche uno di FdI -Massimiliano Scarabeo -, si ribadisce l’assoluta contrarietà del partito all’approvazione di tale norma”.


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