Data: 04/01/2025
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Ticket più cari e bus lento «Servizio da riorganizzare»
Tutte le criticità elencate dal sindacalista CGIL Giammaria Ferrante: "Il filobus potrebbe essere d'aiuto" TRASPORTI
PENNE Così com'è il trasporto pubblico nell'area pennese non va. Ne descrive le criticità Giammaria Ferrante, coordinatore della rappresentanza sindacale aziendale della Filt-Cgil all'interno di Tua spa. «Il servizio andrebbe riorganizzato mettendo in coincidenza le corse della Penne-Pescara e dei comuni limitrofi con il servizio urbano di Penne, attualmente gestito da un vettore privato, in modo da facilitare l'arrivo nell'ospedale vestino. Attualmente, infatti, chi è costretto a recarsi al San Massimo, giunge con l'autolinea al terminal bus pennese e deve necessariamente percorrere circa un chilometro a piedi affrontando tra l'altro un notevole dislivello altimetrico».
LA DESTINAZIONE
Il filobus sulla strada parco di Pescara potrebbe dare una mano. «Come organizzazione sindacale auspichiamo che venga messo in esercizio il prima possibile, tuttavia è previsto che l'autolinea Penne-Pescara prosegua l'attuale percorso visto che per arrivare al punto di snodo (zona grande alberghi) dovrebbe tornare indietro rispetto alla sua destinazione (terminal Pescara), generando ulteriori ritardi». Attualmente l'autolinea Penne-Pescara sta affrontando un problema che si è aggravato sempre di più: i tempi di percorrenza condizionati dalle limitazioni della velocità, si viaggia a non più di 50 km orari. «Accade che in determinati momenti per raggiungere Penne si impiega fino a un'ora e venti minuti. La velocità commerciale (parametro fondamentale) è relativamente bassa per un servizio di trasporto extraurbano che disincentiva l'utilizzo del mezzo pubblico per effettuare spostamenti soprattutto in ambito lavorativo. Per migliorare la situazione andrebbero create delle corsie preferenziali nei punti critici. Un'altra soluzione sarebbe prevedere, per le corse in partenza da Pescara, la prima fermata utile a Cappelle sul Tavo, quindi effettuando solo l'incarrozzamento dei passeggeri; e, al contrario, per le corse in partenza da Penne stabilire solo la discesa di passeggeri dopo la fermata di Cappelle sul Tavo. Chiediamo che si estendano i vantaggi del biglietto unico su base regionale. Dal 2004 infatti c'è una discriminazione per i cittadini delle aree interne: pagano tariffe superiori per percorrere le medesime distanze rispetto a chi può usufruire del biglietto unico utilizzabile nell'area metropolitana Pescara-Chieti. E rimane valido il progetto del professor Luciano D'Amico, consigliere regionale di minoranza, ancora più vantaggioso del biglietto unico abruzzese: rendere gratuito il trasporto pubblico. In totale controtendenza va invece il governo regionale che a luglio ha approvato aumenti del 40%, ingiustificati: basti pensare che il biglietto per andare da Penne a Pescara e viceversa è aumentato di 1,40 passando da 3,40 euro a 4,70 euro».
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