Data: 15/02/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Test sulla Strada parco: passa l'autobus elettrico Simulazione durante il sopralluogo della commissione sicurezza del ministero I nuovi mezzi dovrebbero coprire il percorso da Montesilvano fino al tribunale.
I comitati cittadini «Ma quei bus rischiano di fermarsi in mezzo al traffico» PESCARA Ci sono voluti dieci anni di attesa, ma alla fine c'è stato il sopralluogo della commissione Sicurezza del ministero dei Trasporti sulla Strada parco per verificare le criticità in vista del futuro, probabile, passaggio dei bus elettrici sull'ex tracciato ferroviario.Non solo presa visione diretta delle problematiche irrisolte da anni, barriere architettoniche, pensiline, marciapiedi, ma anche una simulazione reale con un bus simile ai nove Exquicity 18 T che saranno acquistati (un milione e mezzo di euro l'uno) da Regione e Tua con fondi Cipe, una volta che il ministero avrà dato il via libera al progetto rimandato da oltre venti anni. Dopo «dieci di attesa» da parte dei comitati Greenways (delegati Ivano Angiolelli, Maurizio Biondi, Antonella Ciancaglini e Antonella De Cecco) che avevano richiesto l'ispezione ministeriale, il momento è arrivato. Giovedì scorso si è riversata sul corridoio verde una task force di otto ingegneri del ministero, coordinati da Paola Ventola, che ha «rassicurato», riferiscono i comitati, «i cittadini sulla realizzazione, in tempi brevissimi dell'infrastruttura». Al sopralluogo erano presenti i tecnici della società regionale dei Trasporti Tua, capeggiati dall'ingegner Michele Valentini, per il quale «due mezzi full electric, affiancati in direzioni di marcia opposte, da 8 metri di lunghezza e 2,50 di larghezza ciascuno, ci entrano sulla carreggiata della strada parco larga 7 metri». «Non è vero, i bus previsti sono più larghi e più lunghi e in alcuni punti la carreggiata si restringe a 6 metri e 40», ribattono i cittadini dei comitati Greenways che da anni battagliano contro il passaggio di mezzi di trasporto che collegheranno Montesilvano, zona palacongressi, al tribunale di Pescara, per complessivi 12 km. Gli intoppi maggiori, segnalati dai comitati Greenways, saranno sul tratto «preferenziale solo a metà» di via Marconi interessato al progetto a tre corsie sul quale sta litigando la maggioranza in Comune. L'ingegner Valentini, della Tua, invece spiega che «il ministero è venuto a verificare un'opera che finalmente si farà e che sarà la salvezza di Pescara». Ora, il prossimo step, sarà «la convocazione di una conferenza tecnica del ministero che valuterà le informazioni apprese durante il sopralluogo», studierà «la perizia di variante e sicuramente questa volta l'opera andrà a completamento al più presto». È sicuro, il tecnico della Tua, che «due bus di 18 metri, larghi 2,50, affiancati uno all'altro, ci passano sulla carreggiata della strada parco larga 7 metri e che i mezzi hanno un'autonomia di batterie per 15 km con una centralina di ricarica nella zona del tribunale». La simulazione, però, è stata effettuata con un solo bus. Simile, ma non uguale all'Exquicity. I comitati cittadini «Ma quei bus rischiano di fermarsi in mezzo al traffico»
PESCARA I comitati Greenways, che sostengono «di aver studiato la complessità strutturale dei bus», vanno subito al punto: «I mezzi che dovranno arrivare a Pescara», spiega il portavoce Ivano Angiolelli, «gli Exquisity 18 T, sono larghi 2 metri e 55 e non 2,50, che con gli specchi laterali arrivano a 3 metri. Hanno una lunghezza di 18 metri e 57 cm e secondo la Tua dovrebbero passare accostati su una carreggiata di 7 metri che all'altezza di via Gioberti, con le due pensiline una di fronte all'altra, si restringe a 6 metri e 40. A conti fatti, non rimane neppure un metro ai fini della sicurezza stradale con i mezzi che andranno a 70 all'ora da Montesilvano al tribunale. Nella nostra simulazione il bus di Tua affiancato a un furgoncino della nettezza urbana, lascia poco spazio alla sicurezza secondo il codice della strada». Peraltro «la simulazione fatta ad arte per il ministero, ha previsto un solo bus, e non due, che è stato introdotto sulla strada parco da via Cavour con notevole difficoltà di manovra». Viale Marconi a tre corsie? «È uno svantaggio», esamina Angiolelli, «la corsia preferenziale che sulla strada parco per sei km è elettrificata, al di fuori del tracciato diventa intermittente e promiscua su un tratto di via Marconi dove il passaggio del bus si mescolerebbe al traffico delle auto cittadine». Il pericolo secondo Angiolelli sta anche nel fatto che «il bus ha una autonomia di 15 km, l'intero tracciato è di 12 km. Tecnicamente non ci sarebbero problemi, ma se ci fossero ritardi determinati da freddo, caldo, stress operativo, le batterie del mezzo rischierebbero di scaricarsi nel bel mezzo del traffico cittadino».
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