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Data: 14/11/2020
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Test rapidi in 500 farmacie dalla prossima settimana Assofarm e Federfarma confermano l'accordo raggiunto con la Regione: sarà una svolta In pochi minuti danno la risposta. Il loro costo è inoltre contenuto: si aggira sui 15 euro

Evitata la zona rossa ma i contagi sono 683. Altri 15 decessi e più ricoveri. L'indice virale però scende

 


14 novembre 2020 il centroUna leggera puntura sul polpastrello, qualche minuto di attesa e si potrà conoscere la presenza degli anticorpi, positivi o negativi, al Covid-19. La Regione è pronta a siglare l'accordo con Assofarm e Federfarma per dare il via libera ai test rapidi che verranno eseguiti nelle circa 500 farmacie pubbliche e private abruzzesi. La firma del protocollo è attesa per l'inizio della prossima settimana: subito dopo prenderà il via la campagna di screening a vasto raggio per mappare la diffusione dell'epidemia e scovare preventivamente i casi di positività. E per fine mese, annuncia la Regione, sono in arrivo anche un milione di test antigenici da somministrare nelle scuole, nelle Rsa e nelle caserme, tra i contesti sociali a maggior rischio.

PATTO CON I FARMACISTI. Una svolta epocale. Assofarm e Federfarma la definiscono così, per la rapidità del risultato e la possibilità di abbracciare un'utenza vastissima, anche nei centri minori, con poche centinaia di abitanti, dove le farmacie fungeranno, ancora di più, da presidio sanitario. «Il testo dell'accordo è pronto», spiega Venanzio Gizzi, presidente nazionale Assofarm, «e prevede la possibilità, per le farmacie pubbliche e private, di effettuare i test diagnostici rapidi per la ricerca degli anticorpi per rilevare la positività al Covid 19». Qualche farmacia ha già provveduto all'approvvigionamento per avviare subito lo screening, appena l'accordo con la Regione sarà operativo.

COSTO E MODALITÀ. Il costo dei test, prodotti da diverse case farmaceutiche, non supererà i 14-15 euro. Il kit, simile a quello utilizzato per chi soffre di diabete, è pratico e immediato, «anche per questo», dichiara Gizzi, «facilmente somministrabile in farmacia». In molte Regioni italiane l'autorizzazione ad effettuare i test rapidi nelle farmacie è già arrivata. «Il sistema di monitoraggio», fa sapere il presidente di Assofarm, «prevede l'inserimento dei risultati in un database collegato alle Asl per l'individuazione dei contagi e lo studio della curva epidemica».

SE POSITIVO. In caso di negatività, non va ripetuto alcun esame. «Se il test sierologico pungidito risulta positivo», sottolinea Gizzi, «è opportuno effettuare subito il tampone nasofaringeo per confermare o diagnosticare l'infezione da Sars- Cov2». La procedura che seguiranno i farmacisti prevede un "percorso pulito", con la misurazione preventiva delle temperatura corporea, l'utilizzo di tutti i dispositivi di protezione individuale e la somministrazione finale del test, pronto al massimo in una quindicina di minuti. In mancanza dell'accordo regionale, alle farmacie non è consentito né vendere, tanto meno somministrare l'esame rapido per la verifica della positività al coronavirus.

TRATTATIVA FINALE. «In Abruzzo abbiamo circa 500 farmacie, pubbliche e private, che potranno garantire i test», dice Giancarlo Visini, presidente Federfarma, «una rivalutazione importante del ruolo dei farmacisti, in un momento delicato come quello che stiamo vivendo, con una pandemia in corso. Chiunque, con un esame non invasivo e immediato, potrà sapere se ha sviluppato anticorpi positivi al virus. Stiamo definendo gli ultimi dettagli tecnici con l'assessorato alla sanità, per inquadrare i doversi ruoli e arrivare al miglior risultato possibile, in breve tempo.Dare ai farmacisti la possibilità di procedere co i test rapidi pungidito significa elevare la potenza del tracciamento immediato attivando un monitoraggio costante dei casi positivi».

UN MILIONE DI TEST. Di suo, la Regione acquisterà un milione di test, che saranno disponibili entro il mese di novembre e saranno utilizzati, soprattutto, nelle scuole, nelle caserme e nelle Rsa. Lo ha annunciato il virologo, Paolo Fazii, direttore del laboratorio analisi della Asl di Pescara, che p capofila nella gara regionale. «Le gare sono in corso e i primi materiali dovrebbero arrivare entro novembre», conferma Fazii, «i test, con tre diverse tipologie di strumenti - il capitolato ha durata di un anno - saranno suddivisi equamente tra le quattro province abruzzesi». Fazii ha ricordato che «gli esami dell'antigene hanno un valore predittivo negativo molto alto: vale a dire che, in caso di esito negativo, la risposta è attendibile. Con esito positivo, si procederà al tampone molecolare, gold standard diagnostico per la ricerca del Sars-Cov- 2».

VACCINI IN FARMACIA. Il presidente dell'Assofarm, Gizzi, ha anche scritto una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere «l'estensione alle farmacie della possibilità di somministrare anche i vaccini anticovid, che dovrebbero essere disponibili da gennaio, con una preventiva e adeguata formazione tecnica e un'organizzazione degli spazi dedicati. Possibilità che l'attuale normativa non prevede. Sarebbe opportuno un rinnovato inquadramento normativo che chiarisca ruoli e competenze e riduca gli intoppi burocratici e permetta ai professionisti di lavorare serenamente. Ci sono tutte le condizioni per creare un sistema distributivo in grado di vincere la più importante sfida sanitaria della nostra storia, con il supporto delle 1.700 farmacie comunali italiane, a cui si aggiungono quelle private».

Evitata la zona rossa ma i contagi sono 683. Altri 15 decessi e più ricoveri. L'indice virale però scende
 
PESCARA Evitato per ora il passaggio in zona rossa, l'Abruzzo resta in fascia arancione. Ma i nuovi casi sono 683. Si tratta del secondo dato più alto di sempre, dopo il record di 746 registrato martedì. I numeri confermano lo scenario in progressivo peggioramento. Ci sono altri 15 morti, le persone al momento malate sfiorano quota 12mila e gli ospedali si riempiono. I ricoveri, nel giro di una settimana, sono aumentati di quasi il 20% e il livello di occupazione delle terapie intensive è ben oltre la soglia di allarme del 30%. Non manca, però, un primo segnale positivo: l'indice Rt, cioè il tasso di trasmissibilità del virus, scende da 1,54 a 1,35 secondo l'ultimo monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità.
ANCORA MORTI. I 15 decessi recenti fanno salire il bilancio delle vittime a 661. Gli ultimi riguardano persone di età compresa tra 56 e 99 anni: 13 in provincia dell'Aquila, uno in provincia di Teramo e uno in provincia di Pescara. Si tratta di un 56enne dell'Aquila (Carlo Di Giambattista, ex rugbista, di cui il Centro aveva già dato notizia), di un 63enne di Capistrello, di una 70enne di Tornimparte, di un 71enne di Montereale, di un 72enne di Scoppito, di un 73enne di Città Sant'Angelo, di un 74enne di Avezzano, di un 79enne dell'Aquila, di un altro aquilano di 82 anni, di un 82enne di Montorio al Vomano, di un 85enne dell'Aquila, di un 88enne di Tornimparte, di un 90enne dell'Aquila, di un altro 90enne di Barisciano e di una 99enne di Avezzano. Il 90enne aquilano è Aldo Irti, storico imprenditore del settore delle costruzioni, conosciutissimo in città. In serata si sono aggiunti altri decessi non ancora inseriti nei dati ufficiali (vedi nelle cronache).
NUOVI CASI. I 683 nuovi casi sono emersi da un numero record di test: ben 4.769 i tamponi processati nelle ultime 24 ore. È risultato positivo il 14,32 per cento dei campioni analizzati, percentuale più bassa rispetto al record del 20,5 registrato ieri. Dei nuovi casi, 486 - cioè il 71,16% - sono riferiti a tracciamenti di focolai già noti. Il nuovo positivo più giovane è una bambina di un mese dell'Aquila, il più anziano è una donna di Roseto di 98 anni. Quelli con meno di 19 anni sono 99: 29 in provincia dell'Aquila, 13 in provincia di Pescara, 21 in provincia di Chieti e 36 in provincia di Teramo.
IL CONFRONTO. Descrive bene la rapida corsa del virus il confronto settimanale dei dati. Del totale dei casi registrati dall'inizio dell'emergenza ad oggi, uno su quattro è stato accertato solo nell'ultima settimana: nel periodo dal 6 al 13 novembre, infatti, i contagi emersi sono stati 4.269, cioè il 24% dei 17.774 complessivi. I decessi sono stati 77.I ricoveri, negli ultimi sette giorni, sono aumentati del 18% circa, passando dai 510 del 6 novembre ai 624 di ieri. Gli attualmente positivi, in sette giorni, sono aumentati di 3.327 unita, dato superiore di quattro volte rispetto a quello dei guariti, che sono stati 865.
QUOTA 12MILA. Con i nuovi dati di ieri, gli attualmente positivi sono 492 in più e si avvicinano complessivamente a quota 12mila. Delle 11.908 persone al momento malate, 567 pazienti (+20 rispetto a giovedì) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva e 57 (+5) in terapia intensiva. I pazienti in terapia intensiva sono l'8,7% di quelli ospedalizzati, mentre le persone complessivamente ricoverate sono il 5,2% del totale dei malati. Gli altri 11.284 positivi (+467) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva. I guariti sono 5.205 (+176).
TERAPIE INTENSIVE. I posti letto di terapia intensiva al momento, nelle quattro Asl, sono complessivamente 146: ai 94 esistenti già prima dell'emergenza, se ne sono aggiunti 52 previsti dal piano di riordino della rete ospedaliera Covid-19, tre dei quali attivati negli ultimi giorni. Rispetto ai 66 programmati dal piano, ne mancano all'appello ancora 14, in corso di attivazione.Al momento sui 146 posti disponibili ne sono occupati 57, ovvero il 39%, a fronte di una soglia di allarme pari al 30%.
LE LOCALITÀ. È ancora una volta L'Aquila ha più contagi recenti: 66 accertati nelle ultime 24 ore. Il totale dal primo novembre è di 781 casi. Vale a dire che più dell'1% della popolazione ha contratto il virus solo negli ultimi tredici giorni.In crescita anche Teramo: 63 i nuovi casi; 388 se si considera il periodo dal primo novembre ad oggi. Quarantatré i nuovi casi nell'area metropolitana - 23 a Pescara e 20 a Montesilvano - che salgono a 533 considerando i primi 13 giorni di novembre. Tra le altre località con più di venti nuovi casi vi sono Martinsicuro (32), Avezzano (21), Giulianova (21), Sulmona (20), Ortona (18), Chieti (16), Roseto (16), Castellalto (15), S. Giovanni Teatino (14), Lanciano (13) e Vasto (12).
DATI PROVINCIALI. A livello provinciale, in testa per nuovi casi c'è il Teramano: 222 contagi recenti. Seguono l'Aquilano, 195, il Chietino, 170, e il Pescarese, 78. Considerando l'ultima settimana, la crescita più consistente è in provincia dell'Aquila: 1.493 casi per un totale a 5.432. Subito dopo ci sono la provincia di Teramo (+1.144, totale 4.708), quella di Chieti (+872, 3.454) e quella di Pescara (+687, 3.822).

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