Data: 13/03/2023
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO |
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Terminal bus, «scalinata vietata a disabili e bebè» Per Dora Bendotti il collegamento penalizza le categorie fragili e le mamme con carrozzina
LANCIANO. «Le categorie fragili non sono priorità per la Giunta Paolini». L'amaro commento arriva dell'ex assessore alle politiche sociali, Dora Bendotti, capogruppo della lista di opposizione Lanciano in comune. Sotto accusa il modo in cui l'Amministrazione ha realizzato i lavori di collegamento pedonale tra Largo Mario Bianco e il terminal bus di piazza Memmo. È stata costruita una bella gradinata in cemento, che sostituisce le vecchie e pericolose traverse in legno, ma senza affiancarla di un percorso "liscio" per chi le scale non può salirle né scendere, per i carrozzini dei bimbi, come per chi deve trasportare un trolley o una valigia con le ruote. «Condivido la necessità di una ristrutturazione dell'opera - dice Bendotti - e approvo il disegno dell'attuale giunta di dare una nuova forma a un percorso pedonale assolutamente necessario e strategico per la nostra città ma, non posso non soffermarmi su quanta poca lungimiranza e sensibilità si ha per le fasce più fragili. Considerando, infatti, l'importanza urbanistica dell'intervento, e anche lo spazio a sufficienza per poter dedicare una "passerella" per chi non può salire o scendere le scale, faccio tanta fatica a comprendere il motivo per il quale non è stato pensato un passaggio dedicato ai disabili, come alle mamme con carrozzini o per viaggiatori e utenti con bagaglio pesante».
Secondo l'ex assessore alle politiche sociali, l'attuale giunta escluderebbe le categorie più fragili dai progetti, come se non esistessero o non fossero degne di considerazione. «Eppure - aggiunge Bendotti -, sia in campagna elettorale che nel programma di mandato, disabili e persone fragili erano stati descritti come i "protagonisti" di iniziative materiali e immateriali: realizzazione di aree verdi a misura di disabile, abbattimento barriere architettoniche. Insomma, tutti progetti acclamati per una manciata di voti e poi dimenticati. Tornando alla scalinata, spero che, magicamente, nei prossimi giorni, prima della chiusura del cantiere e del taglio del nastro, questa mia "denuncia" possa essere accolta in maniera costruttiva, soprattutto perché necessaria e strategica nel contesto della mobilità cittadina».
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