Data: 29/08/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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Taxi all'aeroporto, Chieti difende due posti. Si divide la Cna, la direzione teatina si schiera contro Pescara. Scastiglia: «Giusto riservare gli stalli»
CHIETI Si spacca la Cna sui taxi all'aeroporto d'Abruzzo. Secondo la Cna di Pescara, con il direttore Cristian Odoardi, i due posti su 10 riservati dalla Regione ai tassisti teatini rappresenterebbero «un provvedimento illogico e cervellotico». Letizia Scastiglia, direttore della Cna di Chieti, sconfessa Odoardi e difende la Regione: «Il comportamento del presidente Marco Marsilio appare ineccepibile e pienamente in linea con il dettato della legge, anche in considerazione del fatto che tra i Comuni interessati non c'è mai stata intesa. Il tema», dice Scastiglia, «va affrontato rifuggendo da qualsiasi visione ispirata a pretese di egemonia o esclusiva di qualcuno rispetto ad altri. Un atteggiamento antidemocratico, ma anche irrispettoso del principio di libera concorrenza, che appare anacronistico in un territorio dove da tempo si cerca di guardare, per ragioni di opportunità reciproca, all'area metropolitana come ad una entità integrata».Sul caso interviene anche il movimento civico IdeaAbruzzo #Chieti2020 di Donato Marcotullio che si schiera contro la Cna pescarese: «I due stalli per i tassisti teatini all'aeroporto non si toccano. La Cna di Pescara non accetta i taxi teatini all'aeroporto? Noi», dice Marcotullio, «vogliamo ricordare a Odoardi che i posti disponibili sono complessivamente 10 e il decreto firmato dal governatore stabilisce che 8 posti saranno assegnati ai tassisti pescaresi e solo due ai teatini. Sarà quindi prerogativa dei Comuni, in intesa tra loro, approvare una disciplina uniforme del servizio aeroportuale attraverso l'adozione di un regolamento e tabelle tariffarie comuni. Ringraziamo Odoardi per l'interessamento ma la parola spetta ai Comuni». Al centro della contesa c'è il provvedimento della Regione che ha ridistribuito gli stalli dedicati ai tassisti all'interno dello scalo aeroportuale, assegnando due degli 8 posti agli operatori della città di Chieti. Una decisione contestata dal Comune di Pescara: il sindaco Carlo Masci, in accordo con tutti i capogruppo di maggioranza Vincenzo D'Incecco, Zaira Zamparelli, Roberto Renzetti, Berardino Fiorilli, Adamo Scurti e Massimiliano Pignoli, ha stigmatizzato la scelta.
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