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Data: 12/10/2019
Testata Giornalistica: IL CENTRO

Tasse più basse sui salari. Ultima novità del bilancio Il provvedimento potrebbe riguardare metalmeccanici e dipendenti pubblici Ora si cercano le coperture. Pensionati «La quattordicesima fino ai 1500 euro»

ROMA Alleggerire le tasse sulla prossima tornata di rinnovi contrattuali, che riguarderà milioni di lavoratori, a partire da metalmeccanici e dipendenti pubblici. È una delle ultime novità allo studio del governo in vista della manovra, che darebbe una spinta in più, non così onerosa, al taglio del cuneo fiscale, per il quale al momento sono stanziati 2,5 miliardi. Troppo pochi, secondo i sindacati, per un intervento efficace. Ma è difficile, in 48 ore, trovare altre risorse visto che all'appello mancano almeno 3 miliardi, solo per finanziare gli interventi già annunciati.È partita, insomma, la corsa contro il tempo per chiudere la manovra, almeno nelle sue linee generali, e riuscire ad approvare lunedì non solo il documento programmatico da inviare a Bruxelles (che comunque conterrà gli effetti sui conti delle misure), ma anche lo schema vero e proprio della legge di Bilancio e del decreto fiscale, che conterrà il grosso del piano anti-evasione. Il premier Giuseppe Conte ne ha parlato a lungo ieri mattina con il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, ma slitta al weekend (probabilmente a domenica) il vertice con tutti i capi delegazione, che si dovrebbe tenere per sciogliere gli ultimi nodi, a partire dalla stretta, annunciata dal M5S, sul carcere per i grandi evasori. Nel piano elaborato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, accanto alla confisca dei beni per i grandi evasori, c'è un inasprimento complessivo delle pene, con le manette che possono scattare fino a 8 anni (oggi il massimo è 6 anni per i reati fiscali) e un generale abbassamento delle soglie di evasione, oltre le quali scatta il penale. Piano che però lascerebbe abbastanza freddi gli alleati: «c'è una valutazione in corso. Il carcere per gli evasori è già previsto. Vedremo» si limita a dire il viceministro Dem all'Economia Antonio Misiani, mentre esprime espliciti «dubbi sull'ennesimo aumento delle pene» il capogruppo del Pd nella commissione Giustizia alla Camera Alfredo Bazoli, perché «l'esperienza insegna non hanno alcuna efficacia dissuasiva sui comportamenti illeciti». Poco entusiasmo si registrerebbe anche tra le fila di Liberi e uguali, mentre l'esponente di Italia Viva Luigi Marattin si dice «non contrario in principio» ma invita a lasciare da parte «gli slogan» e a concentrarsi sulla vera emergenza, cioè processi più veloci. La soluzione, prospettata dal segretario del Pd Nicola Zingaretti, potrebbe essere quella di togliere dal tavolo della manovra questo tema, rinviandolo a un provvedimento ad hoc, una «delega sull'evasione fiscale». Il cantiere comunque è ancora apertissimo: nel decreto fiscale potrebbe trovare posto la norma per rendere operativa la web tax, al posto del carcere per gli evasori.

Pensionati «La quattordicesima fino ai 1500 euro»

Torna sul tavolo della previdenza l'operazione Quattordicesima per i pensionati: i sindacati hanno chiesto al governo di ampliare la platea di coloro che percepiscono la mensilità aggiuntiva, alzando l'asticella del limite di reddito complessivo da due a tre volte il minimo (da 1.026 a 1.539 euro lordi al mese). I sindacati hanno ribadito alla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo le loro richieste sulla rivalutazione degli assegni, a partire dall'indicizzazione piena rispetto all'inflazione, sul mantenimento di quota 100 e sull'introduzione di un accesso alla pensione più vantaggioso per le donne madri o che hanno fatto lavoro di cura. Nell'incontro di ieri non ci sono state risposte su eventuali risorse da stanziare nella manovra, ma la ministra si è detta disponibile a un confronto sui lavori gravosi e sulla non autosufficienza. In particolare Cgil, Cisl e Uil chiedono di destinare alla previdenza almeno parte delle risorse che dovrebbero essere risparmiate nell'operazione quota 100. Per i sindacati potrebbero rimanere inutilizzati, tra le varie misure sulla previdenza introdotte con il cosiddetto decretone, circa otto miliardi su 20 stanziati per il triennio. Nella legge di bilancio per il 2017 quando si ampliò la platea della quattordicesima (ma si incrementarono anche gli importi per quelli che già la percepivano), la spesa fu di circa due miliardi. Se ci si limitasse ad aumentare i beneficiari dando solo la quota aggiuntiva minima (336 euro), la spesa sarebbe molto più bassa. I pensionati con redditi tra 1000 e 1.500 euro al mese sono poco meno di 3,5 milioni. Quelli che potrebbero rientrare in questo intervento, sarebbero circa un milione e mezzo.

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