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Data: 09/10/2019
Testata Giornalistica: MAPERO'
    MAPERO'

Taglio parlamentari, l’Abruzzo ci rimette

No, il taglio dei parlamentari non conviene. E non conviene all’Abruzzo, soprattutto. Poi non convince neppure il parlamentare pentastellato Andrea Colletti. L’Abruzzo si troverebbe ad avere meno senatori, per esempio, del Trentino Alto Adige nonostante abbia una popolazione superiore. 

“Da giurista e abruzzese ho grosse difficoltà a votare il ddl costituzionale sul taglio dei parlamentari – sono le parole del deputato Andrea Colletti (M5s) -Diverse sono le criticità del provvedimento, una tra le quali è quella relativa ai Senatori a vita. Attualmente i senatori a vita nominabili dal Presidente della Repubblica sono 5. Facendo un rapido calcolo sono l’1,59% rispetto ai senatori eletti. Con la riduzione dei senatori essi, rimanendo nel numero (massimo) di 5, rappresenteranno, rispetto ai senatori eletti, il 2,5%, aumentando esponenzialmente la loro incidenza. Per dire: saranno più i senatori a vita che i senatori eletti democraticamente nella Regione Abruzzo, solo 4. Per ovviare a questo problema avevo proposto di spostare i senatori a vita alla Camera dei deputati (poiché più numerosa) o ridurli al numero massimo di 3” ci tiene a ribadire Colletti.

Ma qui viene il bello, cioè il rapporto rappresentanti parlamentari/Regioni. 

“La modifica peggiore riguarda la rappresentanza regionale. Non so per quale motivo sia stato inserito nel Ddl costituzionale il principio che ogni Regione (tranne Molise e Valle d’Aosta) ed ogni Provincia Autonoma (e qui sta l’enormità) dovesse avere almeno 3 senatori. Per esempio il Trentino Alto-Adige (Province Autonome di Bolzano e Trento) avrà ben 6 senatori con una popolazione di 1 milione circa di abitanti. L’Abruzzo, con una popolazione superiore, avrà un numero di senatori inferiore (4); idem per la Sardegna (5), per le Marche (5) e per la Liguria (5).In Trentino Alto-Adige ci sarà un senatore ogni 171.000 abitanti. In Abruzzo ogni 326.000. Quindi, non solo le Province Autonome hanno, attualmente, una potestà legislativa e di tassazione notevolmente di favore rispetto alle altre regioni italiane (a statuto ordinario) ma, d’ora in avanti, avranno anche una rappresentanza notevolmente superiore alle altre regioni. Il Trenito Alto-Adige avrà una rappresentanza del 50% superiore a quella dell’Abruzzo pur avendo una popolazione quasi un terzo minore” afferma il deputato pescarese.

ps: Insomma, meglio sarebbe stato, prima di procedere alla riduzione dei parlamentari, modificare la legge elettorale. Ma tant’è.


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