Rivedere il piano dei tagli sul trasporto pubblico al fine di limitare il più possibile i disagi di chi, anche in zona rossa, deve fare ricorso agli autobus di Tua per spostarsi in città, pur consentendo all’azienda di contenere i costi di esercizio in questa fase di profonda crisi legata al Covid-19. Questo l’obiettivo che ieri ha portato allo stesso tavolo tecnico- politico esponenti di Tua, Regione e Comune di Pescara. La prima riunione non ha prodotto l’esito sperato dal momento che la “contro-proposta” di Tua è stata respinta. Le parti sono bloccate su posizioni distanti a difesa dei rispettivi interessi e i lavori sono stati aggiornati ad oggi, come disposto dal sottosegretario D’Annuntiis. «Nel vertice abbiamo riproposto tutte le preoccupazioni e le lacune evidenti di un Piano di razionalizzazione che su Pescara si è limitato a tagliare con l’accetta corse e linee degli autobus» ha evidenziato Lorenzo Sospiri, presidente del consiglio regionale, intervenuto al fianco del sindaco Masci per un pressing sui vertici di Tua. Dal proprio canto, l’azienda ha ribadito la necessità di ottimizzare i servizi tenendo d’occhio la stabilità dei conti. Un punto d’incontro dovrà essere comunque trovato, alla luce di tagli che rischiano di lasciare a piedi un’ampia fetta di utenti delle periferie e non solo. Tra i più penalizzati i collegamenti verso la zona dell’ospedale con la soppressione della linea 12, e quelli della linea 38 con l’eliminazione del collegamento con Cappelle; per non parlare dei lunghi intervalli istituiti per le corse del 4 barrato verso i Colli e infine le limitazioni alla linea 9 la cui ultima corsa è fissata alle 19,30, e per altre alle 20. «Ci aspettiamo correttivi che siano in grado di trovare il giusto equilibrio» ha chiosato Lorenzo Sospiri.