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Data: 13/12/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Sulla tratta Roma-Pescara dubbi e accuse dei sindaci. L'audizione in Regione: gli enti locali lamentano di non avere dettagli sui lotti

L'AQUILA Emergono nuove perplessità sul progetto di velocizzazione della tratta ferroviaria Roma-Pescara, dopo le audizioni in sede di commissione Vigilanza del Consiglio regionale.
Nel corso della seduta, ieri, è andato in scena uno spettacolo "kafkiano": molti dei sindaci interessati non erano infatti a conoscenza del progetto e del dettaglio dei lotti, altri primi cittadini hanno polemizzato perché finora non ascoltati, come per esempio nel caso di Manoppello e Scafa, in provincia di Pescara, e le opposizioni hanno puntato il dito contro «promesse non mantenute».
La commissione Vigilanza, presieduta da Sandro Mariani, ha affrontato la questione ambientale e sono stati ascoltati diversi sindaci, tra i quali quelli di Pratola Peligna, Sulmona ed Avezzano, tutti in provincia dell'Aquila e i rappresentanti dei Comitati anti ferrovia. «Il fatto che più impressiona della seduta è la completa mancanza di conoscenza dei vari lotti del progetto di velocizzazione non solo da parte dei sindaci auditi, ma anche di enti di rilevanza sul fronte della fattibilità della Regione stessa, come l'Ersi, presente con il neo presidente Luigi Di Loreto, peraltro nominato proprio da Marsilio e ad oggi privo delle "carte"», ha denunciato il consigliere regionale del Partito democratico, Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente e territorio.
Durissimo il commento del capogruppo del M5S in Regione, Francesco Taglieri, e del rappresentante del Gruppo territoriale M5S Massimo De Maio: «Abbiamo appreso- hanno sottolineato- che il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, dopo aver avviato un "tavolo di monitoraggio" sulla velocizzazione della tratta ferroviaria Avezzano-Roma, si è completamente affidato al commissario dell'opera Vincenzo Macello per il prosieguo dell'iter dopo lo scippo dei fondi a opera del Governo Meloni. Con questa affermazione ha, di fatto, dichiarato di non aver mantenuto la promessa di controllare l'andamento dell'opera e di sollecitarne la realizzazione attraverso quel "tavolo" che nel clima pre-elettorale dello scorso anno, lui stesso aveva indicato come strumento risolutivo nelle mani delle comunità marsicane. Se non avessimo sollevato il caso qualche giorno fa, probabilmente non avremmo neanche avuto la disponibilità del Comune di Avezzano a "riprendere il percorso"».
IL COMITATO PER IL SÌ
^Nel frattempo nasce proprio ad Avezzano il "Comitato per il Sì alla Ferrovia", «considerata l'importanza strategica di questa infrastruttura e la necessità di coinvolgere attivamente la popolazione di Avezzano e della Marsica, ritengo indispensabile costituire il Comitato- ha annunciato il consigliere comunale di Avezzano, Nello Simonelli-. Questa iniziativa mira a sostenere e promuovere il potenziamento ferroviario nella nostra regione, rendendolo una priorità per il futuro delle Aree Interne. Già numerose realtà hanno manifestato il loro interesse a collaborare, ma c'è spazio per chiunque voglia unirsi a questa iniziativa».
Il Comitato, a questo punto, ha annunciato che si propone di: informare la cittadinanza sulle opportunità offerte dal potenziamento della rete ferroviaria, coinvolgere la comunità in un dibattito costruttivo e orientato al progresso, sostenere il progetto con azioni concrete e coordinate, affinché diventi una priorità per le istituzioni locali, regionali e nazionali.

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