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Data: 11/09/2024
Testata Giornalistica: IL MESSAGGERO
    IL MESSAGGERO

Sui nuovi sensi unici l'impatto negativo del ritorno a scuola. All'ingorgo perenne di via Ferrari si somma il movimento degli studenti dell'Acerbo

TRAFFICO CAOS
La riapertura delle scuole di certo non ha snellito il traffico cittadino: al contrario, specialmente nelle ore di punta, le strade maggiormente percorse vanno in tilt. Questo è anche il caso delle due vie che costeggiano il lato mare e il lato monte della stazione ferroviaria, nonostante le recenti modifiche alla viabilità. Da fine agosto, infatti, via Enzo Ferrari e via Bassani-Pavone sono diventate a senso unico di marcia: la prima è percorribile esclusivamente in direzione sud, mentre la seconda in direzione nord. L'intenzione era quella di scongiurare i soliti ingorghi di automobili, nonché quella di recuperare i parcheggi sottratti dal cantiere nell'area di risulta, così da placare la polemica sollevata dai commercianti. Le modifiche alla viabilità sono in via di sperimentazione e, al momento, non sembrerebbero aver ottenuto i risultati sperati, soprattutto da quando gli studenti sono tornati sui banchi di scuola. Le due strade in questione, infatti, sono strategiche per spostarsi da un lato all'altro della città. Proprio a ridosso di via Ferrari, inoltre, vi è l'istituto tecnico Tito Acerbo, per cui frotte di studenti, agli orari di entrata e uscita affollano la strada per attraversare o aspettando l'autobus, contribuendo a rallentare la circolazione veicolare.
«Al momento, noi docenti facciamo fatica a trovare parcheggio nelle vie limitrofe, perché il nostro parcheggio interno è occupato dal cantiere per la nuova palestra rivela un'insegnante dell'istituto . Inoltre, gli orari del trasporto pubblico non coincidono con quelli dell'ultima campanella e ciò complica gli spostamenti degli studenti».
L'INTOPPO
Il traffico non è fluido nemmeno dall'altro lato della stazione. Su via Bassani Pavone, infatti, spesso le macchine sono costrette a viaggiare a passo d'uomo, interrotte dal continuo attraversamento di pedoni che si spostano tra i binari e il centro cittadino. I rallentamenti sono dovuti anche dagli ingorghi alla foce della strada, poiché la grande mole di auto che ogni giorno attraversa l'incrocio con via Michelangelo non è regolata né da semafori né da rotonde. Mentre le strade sono sature di auto incolonnate, a rimanere sgombri sono i nuovi parcheggi a pagamento. I posti blu che dovrebbero supplire a quelli inutilizzabili nell'area di risulta, infatti, in questi giorni sono stati poco utilizzati. Secondo i commenti degli automobilisti, quelli su via Bassani Pavone sarebbero pericolosi poiché troppo a ridosso della carreggiata, mentre quelli su via Enzo Ferrari, separati dal centro dai famigerati tunnel della stazione, sarebbero troppo distanti dalle vie dello shopping. Le stesse perplessità sono state sollevate anche dall'Automobile club d'Italia: il presidente della sezione pescarese Giampiero Sartorelli ha avuto un botta e risposta con il dirigente comunale ai Lavori pubblici Giuliano Rossi sui pro e i contro delle modifiche al traffico. Nel frattempo, alcune criticità sarebbero evidenti e la polizia municipale starebbero già studiando ulteriori migliorie alla viabilità. È questa la spada di Damocle che ora pende sul nuovo assessore alla viabilità Adelchi Sulpizio: a palazzo di città si teme che possa nuovamente ripetersi l'esperienza di viale Marconi. Sul progetto dell'arteria di Portanuova, infatti, vi erano stati numerosi dietrofront e il cantiere è stato chiuso e riaperto diverse volte: in quel caso, gli interventi per tentativi avevano innescato la confusione e il malcontento tra i cittadini, fino alla formazione di un comitato di residenti ed esercenti contro l'amministrazione.

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