Data: 09/04/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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«Subito i contatempo ai semafori» Il Pd ottiene il via libera in bilancio
PESCARA Tra gli obiettivi che il centrosinistra ha ottenuto in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione del Comune spicca «l'installazione, appena possibile, dei countdown», cioè i dispositivi da abbinare ai semafori intelligenti (quelli con le telecamere per rilevare le infrazioni) per segnalare agli automobilisti il conto alla rovescia prima dello spegnimento del colore rosso o del verde. «Li abbiamo chiesti e ottenuti con forza», dice il capogruppo del Pd Piero Giampietro tirando le somme della lunga sessione di bilancio che si è chiusa nei giorni scorsi. Con lui i consiglieri Marco Presutti, Stefania Catalano, Giovanni Di Iacovo, Francesco Pagnanelli e Mirko Frattarelli. «I countdown, peraltro, vanno messi da decreto, ma il Comune indugia. Noi riteniamo che sia diventata una questione di sicurezza stradale perché molti automobilisti frenano all'improvviso, quando vedono il giallo», prosegue Giampietro. Il Comune «si giustifica dicendo che si attende un provvedimento attuativo ma sarebbe sufficiente chiedere alle altre amministrazioni che li hanno già installati». È un modo, aggiunge Di Iacovo, «per contrastare la folle corsa alla multa» promossa con l'attivazione dei semafori intelligenti «nei punti in più impensabili, che ostacolano la vita quotidiana. Con questa piccola modifica si può evitare la strage di questo periodo», dice ricordando le migliaia di contravvenzioni. Centrosinistra soddisfatto anche per «la previsione relativa alla consulta del verde e per la riqualificazione della stele dannunziana, per la quale servono altre risorse. L'importo previsto per la riqualificazione», sottolinea Presutti, «è di 600mila euro ed è il caso di intervenire perché i fenomeni fissurativi destano preoccupazione». «Bene anche l'incremento del fondo sociale che siamo riusciti ad ottenere», fa notare Catalano che pensa in particolare alla «prevenzione del disagio dei minori e al contrasto alla povertà educativa». Resta il cruccio per due emendamenti sulle politiche giovanili che sono stati bocciati, nonostante in bilancio ci siano «solo spiccioli, come ogni anno», dice Frattarelli. «Il "no" è arrivato per lo sportello per i giovani in difficoltà economiche e per gli aiuti a chi non trova lavoro». «Siamo riusciti a fatica», conclude Giampietro, «a rimettere in ordine i conti della cultura, oltre che del sociale, due temi a cui la maggioranza è allergica. E comunque il bilancio è stato approvato a pochi giorni dal termine ultimo (il 30 aprile), a dimostrazione delle tante tensioni in maggioranza».
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