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Data: 12/03/2022
Testata Giornalistica: IL CENTRO
    IL CENTRO

Studentessa ferita nello schianto: conclusa l'inchiesta, tre indagati Un bus pieno di ragazzi si scontrò contro un'Audi: ferite diverse persone, la più grave una 17enne

Avvisi di garanzia ai due autisti e a un dipendente della Provincia, titolare della manutenzione strade


PESCARA Si chiude, con l'avviso di conclusione delle indagini, l'inchiesta su un gravissimo incidente stradale che si verificò il 17 settembre del 2019 lungo la strada che porta a Caprara: un impatto violento tra un bus della Tua, che trasportava per lo più studenti e un'Audi, che transitava in direzione opposta, condotta da un imprenditore di 40 anni di Spoltore. La novità sta nel fatto che il pm Marina Tommolini, titolare del fascicolo, oltre ai due autisti, quello del bus e quello dell'autovettura, ha aggiunto anche un terzo indagato: un dipendente della Provincia di Pescara, responsabile della manutenzione delle strade.Per tutti c'è un unico reato in concorso che è quello di lesioni personali stradali gravissime. Molti dei passeggeri del bus rimasero feriti, ma una in particolare, una ragazza che all'epoca aveva 17 anni, riportò le conseguenze più gravi: i medici furono costretti a un intervento molto serio su un arto della ragazza, che era rimasta incastrata fra le lamiere dell'autobus. La giovane tornava da scuola come la maggior parte degli altri viaggiatori. Ci furono anche molti altri feriti, ma tutti quelli che presentarono querela, sono stati risarciti dalle assicurazioni. Parti offese restano dunque solo in due: la ragazza e un altro viaggiatore che riportò una prognosi superiore ai 40 giorni. Si diceva del coinvolgimento del dipendente della Provincia. Ebbene, l'inchiesta (per la quale c'è stata anche una consulenza tecnica e un incidente probatorio dove peraltro la Tua si è costituita parte offesa) avrebbe accertato che la dinamica dell'incidente sarebbe stata causata anche dalle condizioni della strada in relazione alle piante che avrebbero impedito una visuale perfetta.L'incidente avvenne all'uscita di una semicurva dove l'autista del bus si sarebbe dovuto allargare un po' per evitare una pianta così come avrebbe dovuto fare anche il conducente della vettura. L'auto, che in parte avrebbe invaso la corsia del bus, avrebbe urtato il mezzo sotto la portiera dell'autista che fu costretto a finire contro un albero che, è vero che evitò che il mezzo precipitasse in un piccolo burrone, ma è anche vero che entrò nell'abitacolo con tutte le conseguenze che provocò. Il consulente tecnico nominato dal pm, da una parte avrebbe escluso la responsabilità di chi avrebbe dovuto effettuare la manutenzione della strada, sostenendo che era presente una segnaletica adeguata, ma dall'altra avrebbe anche parlato di una folta vegetazione e che l'albero non era regolamentare e che ci sarebbe voluto almeno un parapetto per contenere la pianta: una protezione che avrebbe potuto attutire l'impatto del bus, considerato che il mezzo procedeva a una velocità inferiore al limite stabilito.Ed è per questo nesso di causalità che il pm ha deciso di indagare anche chi avrebbe dovuto effettuare una manutenzione più accurata delle piante lungo la strada.Adesso, gli indagati potranno avanzare eventuali richieste al magistrato prima che venga definito il rinvio a giudizio.

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