PESCARA Per anni Abruzzo e Marche hanno (mal) sopportato code e disagi dovuti ai cantieri lungo l'autostrada A14. Ma ora la pazienza è finita. Le due regioni dicono "basta", mentre piangono la tragedia della galleria "Castello" tra Grottammare e Pedaso, in cui hanno perso la vita il campione paralimpico di Montesilvano Andrea Silvestrone con i figli di 14 e 8 anni. Tre settimane fa, nella stessa galleria, interessata da uno dei tanti cantieri, aveva perso la vita un 45enne marchigiano dopo l'impatto con due tir, di cui uno guidato da un autotrasportatore di Sulmona, e l'esplosione della sua auto. La protesta che monta in Abruzzo e nelle Marche è tale da costringere il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini a convocare un vertice con Anas e Autostrade per l'Italia.

LA PROTESTA DELLE DUE REGIONI «Basta» lo hanno detto innanzitutto i due governatori. «A fronte dell'ennesimo tragico indicente mortale sull'A14 nei tratti abruzzese e marchigiano mi sono sentito con il presidente Francesco Acquaroli (governatore delle Marche, ndr) con il quale abbiamo convenuto di richiedere un ulteriore incontro urgente con Autostrade per l'Italia, al fine di provvedere a garantire la massima sicurezza possibile anche rimodulando i cantieri», ha scritto il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, continuando: «Questa situazione è diventata per noi insostenibile e inaccettabile, sotto tutti i punti di vista possibili, prima di tutto la perdita di vite umane per le quali esprimo profondo dolore e cordoglio. È ora di garantire sicurezza agli automobilisti». Marsilio ha anche invocato l'intervento di Anas e ministero per la messa in sicurezza della superstrada del Liri, sede della tragedia di Massimo ed Emanuele Nicoletti.

IL GRIDO D'ALLARME DEGLI AUTOTRASPORTATORI Ma a protestare sono anche gli autostrasportatori abruzzesi. «È urgente la convocazione di un tavolo istituzionale per fare il punto sui tempi di conclusione dei lavori e sicurezza», a chiederlo è stata la presidente di Cna-Fita Abruzzo Luciana Ferrone, continuando: «In più di un'occasione siamo intervenuti per sottolineare l'insostenibile pericolosità della situazione lungo il tratto della A14 tra Abruzzo e Marche. Adesso, purtroppo, la lunga scia di sangue provocata dagli incidenti terribili delle ultime settimane impone un intervento deciso». Aggiunge la Cna autotrasportatori Abruzzo, chiedendo di partecipare a un tavolo di concertazione: «Il prolungarsi in un tempo indefinito dei cantieri, senza certezza alcuna sulla data della loro conclusione, sta lì a confermare quanto incerto si prospetti il futuro. E quanto pericolosa resti la condizione di un tratto interessato da volumi di traffico particolarmente intensi: volumi cui i mezzi pesanti contribuiscono in modo rilevante, con gravi conseguenze per la sicurezza e i ritardi nella consegna delle merci».

L'ESPOSTO ATTIVA LA PROCURA Dalle Marche, invece, arriva la richiesta di intervento della magistratura. «Un esposto-denuncia verrà presentato in settimana alla procura di Fermo sulla gravissima e inaccettabile situazione in cui versano i cantieri aperti sulla A14. La società Autostrade deve chiarire il proprio operato alla magistratura»: ad annunciarlo è stato il consigliere regionale delle Marche Fabrizio Cesetti, del Partito democratico.

SI ATTIVA IL MINISTERO «Un tavolo di coordinamento al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per coinvolgere i presidenti di Abruzzo e Marche, Aspi, prefetti e Anas con l'obiettivo di aumentare la sicurezza dell'arteria e conciliare circolazione e lavori»: è questo l'obiettivo a cui sta lavorando il titolare del Mit e vicepremier, Matteo Salvini, dopo le vittime registrate nelle ultime ore sulla A14 e le denunce degli amministratori locali. L'annuncio è arrivato dallo stesso ministero.