Data: 10/01/2023
Testata Giornalistica: IL CENTRO |
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«Strada parco, una prova per l'incrocio dei filobus»
PESCARA «Una prova tecnica di incrocio dei vettori a velocità sostenuta». Il fronte dei contrari alla filovia chiede il test della verità: la strada parco, larga circa 7 metri, può sostenere la marcia di due filobus, uno diretto a Montesilvano e l'altro a Pescara? Il comitato Strada parco Bene comune ha già la sua risposta: «No». La prova, che avrebbe dovuto essere eseguita nel 2020, saltò a causa di un guasto a uno dei mezzi. «Non fu possibile simulare l'incrocio dei vettori sulla strada a velocità elevata, a rischio tangibile di contatto, perché», dicono Ivano Angiolelli e Maurizio Biondi, presidente e vice del comitato di residenti, «uno dei due mezzi autosnodati messi a disposizione da Tua subì un guasto tecnico in viale Bovio, guarda caso proprio in prossimità della strada parco: una combinazione "fortunata" che rese impraticabile l'esercizio della prova di instradamento». Mentre i lavori della strada parco sono sospesi a causa della sentenza del Tar che ha sollevato il caso dei possibili rischi per pedoni e ciclisti a causa del passaggio del filobus, il comitato rilancia la necessità di fare una prova: «Ora, posta la disponibilità sopravvenuta dei treni e considerato che le opere civili - a detta del rup, l'architetto Paolo Sportiello - sono state regolarmente completate a settembre dello scorso anno, sussisterebbero tutte le condizioni favorevoli per simulare il funzionamento dell'impianto (almeno sul tratto pescarese di via Castellamare Adriatico) con la prova tecnica di incrocio dei vettori a velocità sostenuta». Il comitato prosegue: «Poi, si potrebbero verificare anche altre condizioni critiche come la capacità effettiva di carica delle batterie di bordo in marcia autonoma promiscua (4 chilometri scarsi dichiarati ufficialmente dal costruttore Van Hool-Kiepe Electric), a fronte dei 18 vantati dal direttore generale della Tua, Maximilian Di Pasquale; i possibili vantaggi conseguenti alla svolta a destra del filobus in viale Muzii, ipotizzata dal direttore Tua, previo smantellamento delle banchine contrapposte di via Pellico; percorsi, instradamento sicuro e tempi di percorrenza sul tratto di Montesilvano». Angiolelli e Biondi si appellano al Comune: «Confidiamo in un favorevole riscontro degli opportuni suggerimenti che giudichiamo utili alla causa ben di più degli insussistenti appelli ai giudici di secondo grado annunciati a mezzo stampa». Questo passaggio si riferisce al fatto che sia la Tua che il Comune di Pescara sono pronti a impugnare la sentenza del Tar che ha bloccato i lavori davanti al Consiglio di Stato. Ma c'è un'altra sentenza all'orizzonte e riguarda un punto di contatto tra filovia e viale Marconi, che dovrebbe ospitare il secondo tratto della grande opera «su sede protetta»: se il Consiglio di Stato, adito da residenti e commercianti di viale Marconi, azzerasse il progetto della maxi strada su 4 corsie, anche la filovia sarebbe travolta dalla decisione.
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